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REVIEW   

Minerva Psichiatrica 2010 December;51(4):281-91

Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Fattori psicologici che conferiscono un rischio per i disordini bipolari

Mckinnon M. C. 1, 2, Cusi A. M. 1, Macqueen G. M. 3

1 Department of Psychiatry and Behavioural Neurosciences, McMaster University, Hamilton, ON, Canada 2 Kunin-Lunenfeld Applied Research Unit, Baycrest, Toronto, ON, Canada 3 Department of Psychiatry, University of Calgary, Calgary, AL, Canada


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Vi sono numerosi domini psicologici che non funzionano correttamente nei soggetti affetti da disturbo bipolare, e che, se compaiono prima dell’insorgenza dei disturbi dell’umore, possono essere un fattore di rischio per l’insorgenza dei sintomi stessi. La disfunzione cognitiva è un possibile endofenotipo per il disturbo bipolare, con l’ipotesi che cambiamenti nella funzione cognitiva possano precedere l’insorgenza di disturbi dell’umore. Domini della cognizione sociale, inclusa la comprensione delle emozioni, la teoria della mente e dell’empatia rappresentano domini poco studiati della funzione psicologica che possono non funzionare in soggetti con disordine bipolare. Il temperamento e fattori della personalità, come le tendenze ruminative e il nevroticismo, possono rendere alcune persone vulnerabili all’instabilità dell’umore. Questa revisione riassume l’evidenza di disfunzioni in ciascuno di questi domini in soggetti con disordine bipolare e valuta se vi sia evidenza che queste disfunzioni anticipino l’insorgenza dei sintomi del disturbo dell’umore o conferiscano un rischio per tale patologia.

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