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  ANXIETY DISORDERS - PART I 

Minerva Psichiatrica 2009 June;50(2):171-82

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Disordini di ansia e comportamento suicida

Jagdeo A. 1, Sareen J. 1, 2, Bolton J. M. 1

1 Department of Psychiatry University of Manitoba, Winnipeg, MB, Canada 2 Department of Community Health Sciences University of Manitoba, Winnipeg, MB, Canada


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In Letteratura, sono durate numerose decadi le controversie riguardanti il ruolo dei disordini di ansia nella patogenesi del comportamento suicida. Studi clinici di piccole dimensioni e popolazioni di pazienti selezionati hanno fino ad ora impedito di estrapolare in maniera definitiva questi risultati alla popolazione generale. Tuttavia, sono attualmente disponibili da alcuni anni dati provenienti da diverse indagini di salute mentale, di grosse proporzioni, eseguite nella popolazione generale, che dimostrano come certi disordini di ansia siano associati in modo indipendente ad un aumentato rischio di tentativi suicidi. Queste associazioni persistono anche quando vengono controllate le differenze in termini sociodemografici e di coesistenti disordini mentali. Questa revisione ha esaminato le recenti acquisizioni derivanti dai dati della Letteratura pubblicati sulla relazione esistente tra i disordini di ansia e il comportamento suicida. La maggior parte dei dati dimostra un’associazione indipendente tra il disordine di stress post-traumatico e i tentativi suicidi. Le comorbilità, la giovane età, e il sesso femminile conferiscono un rischio aggiuntivo. Poiché i disordini di ansia hanno un’insorgenza precoce nella vita del paziente, hanno un’elevata prevalenza e aumentano in maniera significatica il rischio di comportamento suicida – soprattutto quando coesistono a disordini dell’umore – è richiesta attenzione nella valutazione e trattamento di giovani soggetti a rischio di suicidio, anche quando il disturbo primario riferito non sia l’ansia. La determinazione di valori predittivi dei fattori di rischio, il ruolo dei disordini di ansia nel suicidio compiuto, e l’esplorazione di fattori protettivi rimangono i punti fondamentali di studi futuri.

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