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Minerva Psichiatrica 2008 September;49(3):191-201
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il progetto di prevenzione dell’Alleanza Europea contro la depressione (EADD)
Giupponi G. 1, Sarchiapone M. 2, Pompili M. 3, Sani G. 3, Conca A. 4, Di Fiandra T. 5, Pavan L. 6, Hegerl U. 7, Tatarelli R. 2, Pycha R. 8
1 Servizio Psichiatrico di Bolzano, Bolzano, Italia 2 Università degli Studi “La Sapienza”di Roma Ospedale S. Andrea, Roma, Italia 3 Università degli Studi di Campobasso Campobasso, Italia 4 Ospedale Generale di Rankweil Feldkirch, Austria 5 Ministero della Salute Direzione Generale Prevenzione, Roma, Italia 6 Università degli Studi di Padova, Padova, Italia 7 Clinica Universitaria di Psichiatria Lipzia, Germania 8 Servizio Psichiatrico di Brunico, Bolzano, Italia
Il suicidio è uno dei maggiori problemi della sanità mondiale e nel 90% dei casi è correlato a disturbi psichiatrici, anzitutto affettivi, pur collocandosi spesso all’interno di una sindrome psichiatrica rimane sempre una variabile indipendente. I programmi di prevenzione al suicidio, che fino ad ora hanno dato esempio di maggior efficacia, hanno mirato anzitutto a ridurre i mezzi letali o il loro accesso e ad un miglioramento della diagnosi e della cura della depressione. Gli approcci più promettenti hanno agito su più livelli ed includendo risorse non mediche come i famigliari. L’Alleanza Europea Contro la Depressione (European Alliance Against Depression, EAAD) è un progetto della durata di cinque anni, a quattro livelli d’intervento, basato sull’evidenza e realizzato sul territorio di 17 regioni studio in 16 nazioni europee. La campagna si prefigge di individuare, curare ed accompagnare meglio chi è ammalato di depressione, di ridurre i tassi di suicidio e di modificare gli atteggiamenti stigmatizzanti della società nei confronti dei depressi. L’Alto Adige ha aderito al progetto per sensibilizzare la popolazione e per influenzare il suo tasso di suicidio costantemente alto. I primi risultati di monitoraggio sono promettenti ed indicano conoscenze migliori sulla depressione e le sue cure nella popolazione altoatesina rispetto ad altre realtà indagate. Con il supporto del Ministero della Salute ed un coordinamento sia centrale che articolato si cercherà di estendere il progetto ad altre regioni d’Italia per sperimentare la sua efficacia anche in condizioni diverse – approccio che richiederà ulteriori sforzi di ricerca.