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REVIEW
Minerva Psichiatrica 2005 September;46(3):147-58
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Management of obstructive sleep apnea. Overview
Pierucci P., Lacedonia D., Resta O.
La sindrome delle apnee ostruttive notturne (obstructive sleep apnea, OSA) è una patologia molto comune che interessa dall'1% al 4% della popolazione adulta. Ci sono notevoli evidenze che questa patologia sia associata a un elevato tasso di morbilità e mortalità per la salute pubblica. L'indice di apnea è un parametro utilizzato per valutare il numero di episodi di apnea e ipopnea durante il sonno notturno, che, se superiore a 20 episodi all'ora, crea l'indicazione per l'intervento terapeutico.
La cura della sindrome OSA consiste in diversi trattamenti che vanno dalla correzione di abitudini alimentari scorrette, all'intervento chirurgico.
È fondamentale il ruolo della dieta per la diminuizione del peso nei pazienti obesi al fine di ridurre la compromissione della funzionalità delle vie aeree superiori, dovuta, in questi pazienti, al rimaneggiamento del diametro e delle dimensioni della faringe. I soggetti affetti da questa patologia dovrebbero astenersi assolutamente dall'uso di alcolici e superalcolici perchè sono causa di riduzione della motilità dei muscoli delle vie aeree.
L'ipotiroidismo, invece, è una patologia internistica, associata con un aumento delle resistenze delle vie aeree superiori che ne predispongono l'occlusione durante il sonno.
Per quanto riguarda la terapia farmacologia dell'OSA, non è ancora stato ben definito il ruolo di alcuni farmaci utilizzati nel trattamento di questi pazienti, nello specifico gli antidepressivi triciclici come la protriptilina e il medrossiprogesterone, mentre è apparso ormai evidente che altri farmaci come benzodiazepine, narcotici e barbiturici causino un peggioramento dell'ostruzione delle vie aeree superiori.
Il ruolo dell'oral appliance (dispositivi ortodontici) per il trattamento del russamento è relativamente una nuova scoperta che ha ancora molti quesiti non risolti e risultati a lungo termine ancora non disponibili.
Per quanto concerne il trattamento chirurgico dell'OSA, sicuramente si tratta di una soluzione definitiva, che deve essere adattata ai diversi tipi di ostruzione presenti in ciascun individuo e prevede un'accurata valutazione prechirurgica per la corretta risoluzione delle precise esigenze di ciascun paziente.
L'utilizzo della pressione continua positiva delle vie aeree (continuous positive airway pressure, CPAP) è stato per la prima volta descritto da Sullivan et al. nel 1981 e da allora è stato valutato come terapia di prima linea nel trattamento dello stadio moderato e severo di OSA con ottimi risultati nei suddetti pazienti. Invece, per l'utilizzo dell'Auto CPAP, questa può essere presa in considerazione per la titolazione precedente all'utilizzo della CPAP o, in alcuni casi, per la terapia domiciliare a lungo termine.