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Minerva Psichiatrica 2003 September;44(3):135-42
Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il trattamento psicofarmacologico dei disturbi comportamentali nei soggetti con autismo
Brambilla P., Perez J., Barale F., Barbui C.
L'autismo è una sindrome eterogenea in cui gli elementi fondanti sono la ripetitività dei comportamenti, la perdita della reciprocità nelle relazioni interpersonali e disturbi cognitivi. È verosimile che fattori genetici, ambientali e di neurosviluppo cerebrale possano, insieme, giocare un ruolo fondamentale nella predisposizione e lo sviluppo del disturbo autistico. A tutt'oggi non esiste un farmaco di riferimento per il trattamento dell'autismo e il primo obiettivo diviene quello di trattare disturbi comportamentali e cognitivi correlati all'autismo. In questa rassegna critica della letteratura abbiamo identificato i lavori che hanno studiato l'utilizzo di psicofarmaci nell'autismo. Ne emerge che gli antipsicotici atipici, possono essere efficaci nel trattare i disturbi comportamentali legati all'autismo, mentre gli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina sembrano migliorare il quadro cognitivo e affettivo di questi soggetti. Tuttavia, la maggior parte degli studi è di bassa qualità, essendo stati condotti in aperto, su piccoli campioni e per breve tempo. Questo riduce di molto le conclusioni a cui questi lavori giungono. Sono quindi necessari studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo e condotti su grandi campioni per approfondire ulteriormente ed eventualmente confermare questi dati. Alla luce di queste considerazioni, la miglior scelta terapeutica rimane quella di utilizzare, sulla base del quadro sintomatologico, il farmaco più adatto in quel momento per quel particolare soggetto.