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Minerva Psichiatrica 2001 June;42(2):91-8
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Studio del temperamento nei soggetti con Sindrome di Down e dell’X-Fragile e nei loro familiari
Bargagna S., Canepa G., Juneeschi M., Tinelli F.
Obiettivo. Lo scopo del nostro lavoro è quello di descrivere le caratteristiche temperamentali di un gruppo di bambini con Sindrome di Down e X-Fragile e dei rispettivi genitori e fratelli al fine di valutare se presentano alcune caratteristiche tipiche o simili.
Metodi. Come metodo per la misurazione del temperamento è stata utilizzata la scala EAS di Buss e Plomin basata su un concetto di temperamento tridimensionale utilizzando un campione di 23 soggetti con Sindrome di Down (RMD) e 12 soggetti con Sindrome dell'X-Fragile (RMX). La scala consiste in un questionario in due forme, una per bambini e adolescenti ed una per adulti, da compilare da parte dei genitori, composto da 20 domande riguardanti l'emozionalità, l'attività, la socievolezza e, per i bambini, anche la timidezza.
Risultati. Sulla base dell'analisi statistica dei dati si rileva che il temperamento è variabile all'interno sia del gruppo dei RMD che dei RMX. I RMD presentano alti livelli di socievolezza mentre i RMX presentano più alti livelli di attività, emozionalità e timidezza. Differenze statisticamente significative fra i due gruppi si riscontrano nell'attività, emozionalità e timidezza. I risultati, ottenuti utilizzando il «t»-test, evidenziano inoltre una certa somiglianza tra le caratteristiche temperamentali dei bambini con RMD e quelle dei rispettivi genitori e fratelli, mentre maggiori differenze si riscontrano tra i bambini con RMX e i membri della famiglia di appartenenza.
Conclusioni. Ulteriori studi di tipo trasversale e longitudinale effettuati su un campione più vasto di soggetti potrebbero essere utili per valutare alcuni aspetti relativi alle caratteristiche temperamentali, sia nei bambini Down che nei bambini X-fragili, anche in funzione di valutare le relazioni con lo stile adattativo e contribuire a dare indicazioni al trattamento.