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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Psichiatrica 2000 June;41(2):103-10

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Il funzionamento sociale nella sindrome di Down (Studio preliminare)

Canepa G., Barbagna S., Millepiedi S., Marcheschi M.


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Introduzione. Lo scopo del nostro studio, di cui riportiamo i risultati preliminari, è quello di descrivere il funzionamento sociale in un gruppo di 14 bambini con sindrome di Down (RMD) in confronto ad un gruppo di 14 soggetti con ritardo mentale (RMnD) di diversa eziologia, pareggiato per età mentale ed età cronologica, al fine di evidenziare eventuali differenze.
Metodi. Per la valutazione del funzionamento sociale è stata utilizzata la Vineland Adaptive Behavior Scales (interview edition, expanded form). Essa valuta diverse abilità adattive: la comunicazione (comprendente le capacità di ricezione, espressione e scrittura), le abilità quotidiane (comprendente le capacità personali, domestiche e comunitarie) la socializzazione (comprendente le relazioni interpersonali, il gioco, l'utilizzo del tempo libero e l'imitazione). Per ogni dominio e relativamente al funzionamento sociale totale sono stati ottenuti l'età equivalente, un punteggio standard ed il livello adattivo corrispondente.
Risultati e conclusioni. In entrambi i gruppi si rilevano migliori prestazioni nelle abilità quotidiane, peggiori nella socializzazione ed un livello intermedio nella comunicazione. Nel gruppo dei RMD il funzionamento sociale risulta significativamente migliore rispetto ai RMnD dei quali nessuno mostra un livello adattivo adeguato. Infatti l'analisi statistica dei dati relativi all'età equivalente media e ai punteggi standard medi rivela differenze statisticamente significative tra RMD e RMnD con valori sempre maggiori nei primi. La differenza maggiore, e quindi il miglior funzionamento dei soggetti Down, si riscontra nelle capacità di comunicazione, in particolare nella ricezione, e di socializzazione, in particolare nel gioco e utilizzo del tempo libero. In entrambi i gruppi si hanno notevoli differenze tra l'età mentale e le diverse età equivalenti da noi trovate che risultano in tutti i casi inferiori.

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