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Minerva Psichiatrica 1999 June;40(2):55-60
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Differenze di genere e spettro ansioso-depressivo: la sensibilità interpersonale come fattore di rischio
Giardinelli L., Paionni A., Zucchi T., Viviani B., Cabras P. L.
Introduzione. In adolescenza si verifica un repentino incremento della patologia psichiatrica e si evidenzia un chiaro dimorfismo sia nella espressione clinica che nella prevalenza dei disturbi psichici nei due sessi. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare, in una popolazione di studenti universitari, le differenze di genere nella prevalenza dei disturbi dello spettro ansioso-depressivo prendendo in considerazione il concetto di sensitività interpersonale.
Metodi. Abbiamo condotto un'indagine psicometrica somministrando a 130 studenti (70 ragazze e 60 ragazzi) i seguenti test di autovalutazione: la Interper-sonal Sensitivity Inventory (IPSM), la Symptom check-list-90 (SCL-90), la State-Trait Anxiety Inventory (STAI 1 e STAI 2) e la Beck Depression Inventory (BDI).
Risultati. Dai nostri risultati emerge che le ragazze riportano punteggi significativamente superiori rispetto ai ragazzi nei seguenti test: scale di valutazione della sintomatologia ansiosa (STAI 1 e STAI 2), SCL-90 (punteggio totale e singole scale ad eccezione della scala che indaga l'ideazione paranoide), IPSM (punteggio totale e singole scale ad eccezione della scala che indaga la timidezza).
Conclusioni. I nostri dati, in accordo con la letteratura, ripropongono l'idea di una predisposizione femminile ai disturbi dello spettro ansioso-depressivo legata a fattori cognitivi e sociali. In particolare ci sembra che la sensitività interpersonale, intesa come tratto stabile di personalità, possa rappresentare un fattore di rischio in grado di giustificare sia la maggiore prevalenza di tali patologie nel sesso femminile, sia la loro peculiare modalità espressiva.