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Minerva Pediatrica 2015 June;67(3):269-74
Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Osteomielite: un probabile insolito agente eziologico
Cuoco F. 1, Borzani I. 2, Torcoletti M. 1, Beltrami V. 1, Petaccia A. 1, Corona F. 1 ✉
1 UOS Reumatologia Pediatrica, Clinica Pediatrica De Marchi, IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, Italia; 2 UOC Radiologia, Servizio di Radiologia Pediatrica, IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, Italia
Il rapporto tra agenti infettivi ed artrite è un argomento di grande interesse reumatologico. L’artrite settica di origine batterica rappresenta circa il 6,5% di tutte le artriti infantili. Deriva solitamente da diffusione ematogena a partenza da un focolaio infettivo in altre parti del corpo, ma può verificarsi anche per estensione diretta di un’infezione da tessuti molli sovrastanti o dall’osso o in seguito ad invasione traumatica dell’articolazione. Se il focolaio di una sottostante osteomielite attraversa la metafisi, può causare coinvolgimento articolare e dare artrite settica. I segni di compromissione sistemica comprendono febbre, dolore osseo severo, dolenzia con/senza tumefazione. Moltissimi microrganismi possono causare artrite settica nei bambini; i patogeni più comuni sono lo Staphylococcus aureus e gli streptococchi di gruppo non A e B. Tuttavia, organismi diversi risultano essere più comuni a seconda delle diverse età e circostanze. Kingella kingae è un patogeno emergente nei bambini sotto i 4 anni di età. La presentazione clinica è spesso subdola e si associa a lieve/moderata risposta infiammatoria. I bambini spesso presentano pochi segni e sintomi di infezioni osteoarticolari. La risonanza magnetica può aiutare nella diagnosi differenziale delle infezioni da K. kingae e cocchi Gram-positivi. Il coinvolgimento cartilagineo, la modesta reazione a carico dei tessuti molli ed il coinvolgimento osseo depongono per un’infezione da K. kingae. È importante includere K kingae nella diagnosi differenziale delle infezioni osteoarticolari nei piccoli. Descriviamo un caso insolito di osteomielite: le caratteristiche epidemiologiche, cliniche e strumentali sono suggestive per K kingae.