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CASI CLINICI
Minerva Pediatrica 2010 June;62(3):329-32
Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Un segno dei tempi che cambiano: scabbia neonatale
Guerci S., Cappellaro E., Contratti M., Corna A., Fazi M. C., Orini S., Sassi G., Tedoldi S., Vaccaro T., Volpini S., Colombo M. ✉
1 Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia, Presidio Ospedaliero di Manerbio e Gavardo Brescia, Italia 2 Ambulatorio di Dermatologia, Presidio Ospedaliero di Manerbio, Brescia, Italia
La scabbia è un’ectoparassitosi cutanea a trasmissione interumana diretta e indiretta. La sua incidenza, in riduzione negli ultimi decenni, mostra attualmente un incremento legato soprattutto ai fenomeni immigratori a partenza da Paesi in cui, a causa delle condizioni igienico-sanitarie scadenti, la patologia è endemica. In tale contesto è sempre più frequente osservarla anche in età pediatrica e, talvolta, neonatale. In particolare, in quest’ultima fascia d’età, la diagnosi può non essere immediata, in quanto il quadro cutaneo differisce spesso da quello che si osserva tipicamente nel bambino e nell’adulto. Il caso che descriviamo riguarda una neonata indiana di 30 giorni di vita, in buone condizioni generali, giunta alla nostra attenzione per una dermatite pustolosa diffusa. La presenza nella mamma di lesioni compatibili con scabbia e l’eosinofilia rilevata agli esami ematochimici della bambina ha generato il sospetto di questa patologia, ma la difficoltà ad osservare l’acaro al microscopio sullo scarificato cutaneo e la mancata risposta ad un primo trattamento con PAF, ha indotto a mettere in dubbio tale diagnosi. Inoltre, il riscontro, nei primi giorni di degenza della bambina, di una piastrinopenia persistente ha orientato l’attenzione anche verso altre e più complesse ipotesi. Solo il rapido miglioramento del quadro cutaneo dopo ulteriore trattamento antiscabbico (questa volta con permetrina) e la successiva normalizzazione dei valori delle piastrine, hanno permesso di confermare la diagnosi iniziale.