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Minerva Pediatrica 2010 June;62(3):323-7
Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Bambino affetto da rush “blueberry muffin” benigno transitorio
Bagna R., Bertino E., Rovelli I., Peila C., Giuliani F., Occhi L., Mensa M., Mazzone R., Saracco P., Fabris C. ✉
1 Neonatology, Department of Pediatics, University of Turin, Turin, Italy; 2 Maternofetal Unit, University of Turin, Turin, Italy; 3 Hematology Laboratory, Department of Diagnostics, S. Anna Hospital, Turin, Italy; 4 Division of Pediatric Hematology, University of Turin, Turin, Italy
In questo articolo, viene presentato una caso di grave anemia fetale di origine sconosciuta. La diagnosi di anemia fetale è stata posta alla XXIV settimana di età gestazionale, in seguito alla comparsa di ascite fetale. L’eco-Doppler dell’arteria cerebrale media aveva dimostrato un’elevata velocità sistolica (ACM-PSV), di 65 cm/s (>1,55 MoM). Questo valore predice una grave anemia fetale. Una successiva funicolocentesi aveva confermato il quadro di anemia iporigenerativa, una ridotta reticolocitosi e una ridotta eritroblastosi. Pertanto, il feto era stato sottoposto a una trasfusione. Alla nascita, l’anemia era ancora presente e la bambina presentava un rush “blueberry muffin” e foci eritropoietici a livello epatico. La morfologia del “blueberry muffin” si presenta sotto forma di macule blu-rossastre che non schiariscono, oppure come noduli sodi (2-8 mm di diametro). L’eruzione è spesso generalizzata, tuttavia predilige il tronco, la testa e il collo. Patologie infettive (Toxoplasmosi, Cytomegalovirus, Rosolia, Herpes, Parvo, Coxackie-virus, Ebstein Barr, Sifilide), ematologiche (sferocitosi, allo-immunizzazione, trasfusione feto-materna), metaboliche, neoplastiche (leucemia congenita, neuroblastoma, rabdomiosarcoma congenito) e sistemiche (istiocitosi, lupus) indicate fino ad ora come possibile causa sono state escluse. Nel primo giorno di vita, la neonata ha ricevuto una trasfusione di emazie concentrate per lo stato di anemia (Hb=5,1 g/dl; Hct 15,7% alla nascita), seguita entro 48-72 ore dalla rapida scomparsa del rush cutaneo, che non è stato quindi possibile esaminare dal punto di vista istologico. Durante le due successive settimane di ospedalizzazione, i reticolociti sono aumentati spontaneamente da 0,8% a 3,17%. Fino a due anni di età, il decorso auxologico e clinico è stato regolare, e la bambina versa attualmente in buone condizioni di salute. A causa dell’assenza di un’evidenza di patologia sistemica e della completa regressione, non è stato possibile formulare in questo caso una diagnosi e una prognosi corretta.