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REVIEW   

Minerva Pediatrica 2008 December;60(6):1411-6

Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Infezioni respiratorie ricorrenti: perché non parlarne più?

Nencioni E., Chiappini E., Liguori A., De Martino M.

Department of Pediatrics University of Florence, Italy


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Le infezioni respiratorie ricorrenti (recurrent respiratory infections, RRIs) rappresentano una condizione comune e benigna che colpisce circa il 6% dei bambini in età scolare. Sono state evidenziate solo delle lievi modificazioni del sistema immune, probabilmente postinfettive, e i genitori dovrebbero essere rassicurati sul fatto che questa condizione è auto-limitata. Tuttavia, se non diagnosticata correttamente, i bambini possono essere sottoposti a diverse indagini e a diversi cicli di antibioticopterapia non necessari. D’altra parte, in alcuni casi, si dovrebbero fare degli sforzi per identificare prontamente la possibile patologia sottostante, escludendo la presenza di immunodeficienza congenita o acquisita, di malformazioni vascolari o delle vie respiratorie, di tubercolosi, di fibrosi cistica o di sindrome da cilia immobili. Un’anamnesi e un esame obiettivo accurati sono solitamente in grado di identificare le RRIs e, generalmente, non sono necessarie ulteriori indagini. Nei casi dubbi, per escludere la presenza di neutropenia, di difetti riguardanti i linfociti T o B e il deficit selettivo di IgA sono sufficienti un’esame emocromocitometrico completo con formula leucocitaria e la valutazione dei livelli sierici delle immunoglobuline totali. E’ essenziale prendere in considerazione i fattori di rischio ambientali: l’abolizione del fumo di sigaretta nell’ambiente domestico rappresenta un obiettivo fondamentale e il posporre l’ingresso dei bambini negli asili o strutture similari riduce il rischio di RRIs. Il trattamento antibiotico non è giustificato, a meno che esso non riduca la durata dei sintomi o non prevenga la comparsa di complicanze. Si dovrebbe evitare il ricorso a sciroppi contro la tosse. Il lavaggio nasale con soluzioni saline e l’aerosol terapia sono gli unici interventi giustificati. L’adenoidectomia e la tonsillectomia dovrebbero essere pianificate solo per quelle condizioni previste dalle linee guida validate.

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