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Minerva Pediatrica 2008 August;60(4):481-6
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Dal neonato all’adolescente, all’uomo adulto: historia magistra vitae
Cataldi L. 1, 2, Buonsenso D. 2
1 Istituto di Clinica Pediatrica Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Universitario “A. Gemelli”, Roma, Italia 2 Gruppo di Studio di Storia della Pediatria della Società Italiana di Pediatria
L’ipotesi della programmazione prenatale delle malattie dell’adulto ha catturato sempre maggiore interesse da quando, negli anni Sessanta, è stata proposta un’associazione epidemiologica tra basso peso alla nascita e malattie cardiovascolari. Negli ultimi 20 anni è stato dimostrato che individui con un basso peso, bassa statura e magrezza alla nascita hanno un rischio aumentato di sviluppare sia malattie cardiovascolari che diabete di tipo 2. Attraverso studi su animali prima, e clinici poi, si sta facendo luce sui meccanismi biologici alla base dell’associazione tra alterato sviluppo in utero e malattie, e su come la crescita nell’adolescenza e nella vita adulta possa modulare questa iniziale predisposizione alla malattia. Uno dei meccanismi che ha suscitato maggiore interesse tra i ricercatori è il ridotto numero di nefroni, associato a basso peso alla nascita, che predispone a glomerulosclerosi e ad aumento della PAS nella vita adulta. È stata trovata anche una correlazione tra basso peso alla nascita e resistenza periferica all’insulina. Tuttavia, un alterato sviluppo prenatale sarebbe solo una condizione predisponente, suscettibile a profonde influenze nel corso dello sviluppo postnatale. È stato dimostrato, infatti, come un accelerato sviluppo nel periodo infantile e adolescenziale possa amplificare l’iniziale condizione di sofferenza neonatale. Questi studi indirettamente rinnovano, e allo stesso tempo ampliano, il concetto di prevenzione, primo obbiettivo del medico del terzo millennio.