![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
ARTICOLI ORIGINALI
Minerva Pediatrica 2008 August;60(4):391-6
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il trattamento moderno del pectus excavatum: risultati della tecnica mini-invasiva sui primi 50 pazienti
Torre M. 1, Mameli L. 2, Montobbio G. 2, Asquasciati C. 1, Campanella V. 1, Ferrari C. 3, Jasonni V. 1
1 Dipartimento di Chirurgia Pediatrica Istituto Giannina Gaslini, Genova, Italia 2 Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Istituto Giannina Gaslini, Genova, Italia 3 Dipartimento di Fisioterapia Istituto Giannina Gaslini, Genova, Italia
Obiettivo. Il pectus excavatum è la malformazione toracica congenita più frequente ma il suo trattamento rimane tuttora poco conosciuto. Gli autori presentano i risultati del trattamento chirurgico mini-invasivo presso l’Istituto G. Gaslini di Genova.
Metodi. La tecnica mini-invasiva di Nuss non richiede cicatrici anteriori e prevede il posizionamento in toracoscopia di una barra concava retrosternale, che, ruotata di 180°, corregge immediatamente la malformazione. L’analgesia postoperatoria viene somministrata tramite catetere epidurale. Di tutti i pazienti operati sono stati valutati i parametri clinici preoperatori (spirometrici, radiologici e cardiologici), i dettagli chirurgici e i risultati postoperatori.
Risultati. In due anni sono stati operati 50 pazienti, di cui 43 maschi, di età compresa tra 7 e 22 anni, con media di 17 anni. Solo 8 (16%) erano asintomatici e volevano l’intervento per motivi esclusivamente psicologici. Il 74% presentava un certo grado di dispnea da sforzo. Erano presenti deficit spirometrici nel 28%, prolasso mitralico nel 30%. L’unica complicanza intraoperatoria significativa è stata un’emorragia da un vaso della parete toracica che ha richiesto toracotomia sinistra di minima. Nel postoperatorio sono stati osservati 2 pneumotoraci (risolti con drenaggio per 24 ore), 2 atelettasie polmonari transitorie, un emotorace in una paziente con deficit coagulativo non noto, 3 problemi di ferita (1 infezione e 2 ematomi). Lo score estetico dopo l’intervento, a giudizio dei pazienti, è stato in media 9,15 in una scala da 1 a 10. Nessuno ha dato un voto inferiore a 7. Lo score del dolore utilizzando la stessa scala è stato 6,8.
Conclusione. La tecnica di Nuss è sicura ed offre ottimi risultati estetici.