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REVIEW   

Minerva Pediatrica 2005 April;57(2):53-64

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Disordini ereditari del metabolismo della bilirubina

Rossi F., Francese M., Iodice R. M., Falcone E., Vetrella S., Punzo F., De Vita S., Perrotta S.


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L'ittero è la colorazione gialla delle sclere e delle mucose visibili, dovuto all'accumulo di bilirubina sia coniugata che non coniugata. Nel neonato e nel bambino, l'ittero può essere determinato da disordini congeniti del metabolismo della bilirubina. Nell'uomo si conoscono 3 forme di iperbilirubinemia non coniugata congenita, distinguibili in base ai livelli plasmatici di bilirubina, alla risposta alla somministrazione del fenobarbital ed alla presenza o assenza di bilirubina glucuronoconiugata nella bile. L'enzima che catalizza la reazione di coniugazione della bilirubina è uridindifosfoglucoroniltransferasi (UGT). Mutazioni a carico del gene che codifica per tale enzima (gene UGT1A1) sono responsabili della in attivazione, completa o parziale, dell'enzima, con conseguente sviluppo di 2 rare sindromi autosomiche recessive, la Crigler-Najjar tipo 1 (CN-1) e la Crigler-Najjar tipo 2 (CN-2). La sindrome di Gilbert (SG) è, invece, dovuta alla presenza allo stato omozigote di 7 ripetizioni TA nel TATA box del gene UGT1A1, con conseguente riduzione del livello di trascrizione del gene e dell'attività epatica di glucuronidazione della bilirubina. La presenza della SG in pazienti con anemie emolitiche, come ad esempio la Sferocitosi Ereditaria (SE) o l'Anemia Diseritropoietica Congenita di tipo 2 (CDA-2), incrementa il livello di iperbilirubinemia ed il rischio di colelitiasi, già presenti in questi pazienti. Le forme di iperbilirubinemia coniugata cronica sono rappresentate dalle sindromi di Dubin-Johnson, di Rotor, di Alagille (o displasia arterioepatica), e dal morbo di Wilson o degenerazione epatolenticolare. In alcune delle malattie sopra citate, la terapia consiste esclusivamente nel trapianto di fegato o in quello di epatociti.

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