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Minerva Pediatrica 2005 February;57(1):35-40
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La Tossina A-Botulinica in bambini con vescica neurogena iperattiva secondaria a mielomeningocele refrattaria agli urofarmaci: una alternativa all’enterocistoplastica
Marte A., Vessella A., Cautiero P., Romano M., Borrelli M., Noviello C., Del Gado R., Parmeggiani P.
Obiettivo. Verificare l'efficacia della Tossina A-botulinica in bambini affetti da vescica neurogena secondaria a mielomeningocele (MMC) con iperattività detrusoriale/bassa compliance (ID) resistente agli urofarmaci e candidati all'enterocistoplastia
Metodi. Da gennaio 2002 a giugno 2003 è stato selezionato un gruppo di 7 pazienti (4 di sesso femminile e 3 di sesso maschile con età media di 9,8 anni; range 5-17 anni) con ID in regime di cateterismo intermittente pulito (CIP) e resistenti alla terapia farmacologica. Due pazienti erano affetti da reflusso vescico-ureterale (RVU) di II-III monolaterale. Tutti i pazienti presentavano incontinenza nonostante il cateterismo. La somministrazione della tossina è stata realizzata in anestesia generale/locale mediante iniezione di 200 UI di tossina diluita in 10 cc di soluzione fisiologica mediante un ago metallico o flessibile 3,7 F/21 GA. L'ago è stato introdotto per tutta la sua lunghezza nella travate detrusoriali in circa 20 punti iniettando 0,5 cc per puntura escludendo il trigono vescicale. Il follow-up, mediante ecografia dell'apparato urinario e urodinamica è stato effettuato a 6-12 e 24 settimane dall'intervento, poi semestralmente. La cistografia minzionale è stata effettuata 3 mesi dopo l'intervento. Per l'urodinamica sono stati presi in considerazione il Leak point pressure (LPP), il leak point volume (LPV) e la capacità specifica a 20 cm H2O. I valori ottenuti sono stati sottoposti a test statistico di Wilcoxon.
Risultati. In tutti i pazienti si è osservato un significativo aumento dell'LPV (range 30%-108%, media 77,6%) e della capacità vescicale specifica a 20 cm di H2O (CS 20). Non si è osservata nessuna variazione significativa dell'LPP. In 1 paziente precedentemente sottoposto ad intervento di reimpianto secondo Cohen si è verificato un fugace reflusso vescicoureterale risoltosi spontaneamente dopo 1 mese. Non sono stati rilevati effetti collaterali importanti dopo l'iniezione. Tutti i pazienti sono stati ospedalizzati per 24 h con catetere.
Conclusioni. I risultati preliminari ottenuti, pur su un numero ridotto di pazienti, suggeriscono che l'uso della TB-A è efficace nel migliorare significativamente i parametri urodinamici e la capacita di immagazzinare l'urina a bassa pressione nei pazienti con vescica neurogena resistenti agli urofarmaci.