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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Pediatrica 2004 August;56(4):411-8

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Evoluzione neuropsichica in adolescenza del bambino HIV positivo per trasmissione verticale

Piazza F., Maccabruni A., Rossi G., Chiappedi M., Caselli D., Bonforte F., Lanzi G.


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Obiettivo. Gli Autori riferiscono la loro esperienza su un gruppo di pazienti con infezione da HIV per trasmissione verticale seguiti in follow-up dalla nascita all'adolescenza (di 56 casi con infezione documentata da HIV, sono studiati i 9 che hanno superato l'età di 13 anni).
Metodi. Il protocollo di valutazione include: esami ematochimici sierologici e virologici per monitorare lo stato di infezione, EEG, TC/RMN encefalo per valutare le alterazioni anatomiche, esame neurologico, test di livello intellettivo (WISC-R), colloqui e somministrazione di test proiettivo (Blacky Pictures) per esplorare la situazione emotiva.
Risultati. Per quanto riguarda lo stato di malattia, secondo la classificazione del CDC, 2 pazienti sono asintomatici, 2 paucisintomatici, 2 con sintomi moderati, 2 severamente sintomatici; 1 paziente è deceduto con encefalopatia progressiva. Dei 2 pazienti severamente sintomatici, 1 presenta atrofia corticale e 1 calcificazioni ai nuclei della base. Nessuno di essi ha segni clinici di encefalopatia. Tutti i pazienti sono in terapia antiretrovirale. Dai colloqui e dai test proiettivi si evidenziano problemi emotivi, il futuro è vissuto come minaccioso e pieno di insidie, i meccanismi di difesa sono fragili e incostanti, la negazione può portare a un rifiuto della terapia; le stesse famiglie rifiutano spesso il consenso alla comunicazione della diagnosi temendo che questo generi una angoscia intollerabile.
Conclusioni. Appare importante che i pazienti siano informati, tenendo conto della loro capacità di fare fronte alla comunicazione, pur tenendo a mente che la comprensione e l'accettazione della diagnosi sono un processo lungo e doloroso che richiede molto tempo.

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