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REVIEW   

Minerva Pediatrica 2002 April;54(2):79-92

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Children, sleep, and behavior: a complex association

Pearl P. L., Efron L., Stein M. A.


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La fisiologia del sonno nei pazienti pediatrici inizia con lo sviluppo del ritmo sonno/veglia e con lo stabilirsi del sonno attivo rispetto a quello indotto. Il ciclo circadiano nell'arco delle 24 ore risulta consolidato attorno ai 3-6 mesi. Durante l'infanzia, i più comuni disturbi del sonno comprendono alterazioni lievi, di solito autolimitate, quali un disordine associativo della fase di addormentamento, frequenti risvegli notturni per alimentarsi e uno scarso controllo della durata dei periodi di sonno. Queste alterazioni richiedono una terapia comportamentale al fine di prevenire disturbi del sonno a lungo termine. Viceversa, posseggono maggior importanza altri disturbi del sonno come la SIDS, la sindrome di ipoventilazione centrale congenita e l'apnea notturna. Di solito, l'adolescenza è considerata l'età migliore per il sonno, in quanto caratterizzata da una breve fase di addormentamento con elevata efficienza e facilità di risveglio. Eppure, parasonnie, fattori psicologici e disturbi del sonno associati a alterazioni comuni come la ADHD inficiano la nozione consolidata dell'adolescenza quale periodo del sonno ideale. Gli adolescenti hanno necessità di riposo simili a quelle degli adulti e possono incontrare difficoltà nell'adattarsi agli orari della scuola e ad abitudini di vita sempre più intense. La narcolessia, di solito diagnosticata in età adolescenziale o nella prima età adulta, è un disturbo del sonno persistente, che ha condotto alla identificazione del sistema di neurotrasmettitori ipocretina/oressina. I progressi delle ricerche riguardanti le complesse relazioni fra neurobiologia comportamentale, disturbi del sonno e comportamento porteranno a una migliore comprensione della fisiopatologia dei disordini del sonno e a nuove strategie terapeutiche nei disturbi del sonno in età pediatrica.

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