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REVIEW   

Minerva Pediatrica 1999 September-October;51(9-10):309-12

Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Cisapride e rischio di complicanze cardiache

Cataldo F.


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La cisapride è un procinetico ritenuto innocuo perché privo di azione antidopaminergica. Negli ultimi anni tuttavia sono stati sporadicamente segnalati effetti cardiotossici (allungamento del tratto QT, extrasistoli ventricolari isolate, ecc.) legati all'uso della cisapride. Fattori di rischio sono i dosaggi eccessivi della cisapride, la sua associazione con farmaci che inibiscono la metabolizzazione epatica del citocromo P450 3A4 (antifungini imidazolici, alcuni antiistaminici, i macrolidi) o che aumentano il tono parasimpatico aumentando l'effetto stimolante la secrezione di acetilcolina da parte della cisapride (ranitidina e cimetidina), alcune alterazioni dismetaboliche (ipopotassiemia, ipocalcemia, ipomagnesemia), alcune disfunzioni epatiche,il prolungamento congenito del tratto QT e, nei primi 3 mesi di vita, la prematurità (età gestazionale inferiore a 36 settimane). Anche se queste segnalazioni sono sporadiche, quando si prescrive la cisapride nei bambini in cui ricorrono tali condizioni occorre quindi cautela.

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