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ANTIBIOTICOTERAPIA
Minerva Pediatrica 2003 October;55(5):385-94
Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Colonization with antibiotic-resistant Gram-negative bacilli in the neonatal intensive care unit
Toltzis P.
Le infezioni da bacilli Gram-negativi hanno colpito i neonati critici nel corso di tutta l'era della moderna terapia intensiva neonatale. Sono stati considerati argomenti selezionati riguardo alle infezioni da batteri Gram-negativi nelle unità di terapia intensiva neonatali e, in particolare, quelle sostenute da germi antibiotico-resistenti. Alcuni dati suggeriscono che la recente introduzione degli schemi di profilassi antibiotica durante il parto, che prevedono, in donne selezionate, la somministrazione di penicillina o ampicillina durante il travaglio, allo scopo di prevenire le infezioni a trasmissione verticale da streptococco del Gruppo B, abbia aumentato, negli ultimi 5 anni, l'incidenza e la resistenza delle infezioni neonatali da bacilli Gram-negativi a insorgenza precoce. Dati ulteriori indicano che sono in aumento, tra i neonati critici, anche le infezioni nosocomiali da bacilli Gram-negativi a insorgenza tardiva. L'evento cruciale nell'infezione da germi Gram-negativi nei bambini ospedalizzati è la colonizzazione del tratto gastrointestinale e del nasofaringe. I neonati ricoverati nell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) contraggono l'infezione batterica nosocomiale da Gram-negativi, presumibilmente trasmessa dalla flora ambientale attraverso le mani del personale di assistenza, durante la loro permanenza nella stessa. L'infezione specifica da germi antibiotico-resistenti segue lo stesso modello, lasciando pensare che questi batteri facciano parte dell'ecosistema delle moderne Unità di Terapia Intensiva Neonatali e siano contratte dai bambini alla stessa maniera dei microrganismi sensibili. Sebbene alcune trasmissioni crociate clinicamente misconosciute, sostenute da bacilli antibiotico-resistenti, si trasmettano al di fuori delle fasi epidemiche, la maggior parte dei bacilli infettanti antibiotico-resistenti è specifica per ogni bambino. Risulta difficile valutare il ruolo dell'esposizione agli agenti antibatterici nelle contaminazioni da bacilli antibiotico-resistenti nelle terapie intensive neonatali, data l'influenza di tale esposizione su altri marker di malattia severa. L'esperienza ha tuttavia dimostrato che l'impiego degli aminoglicosidi raramente si accompagna all'insorgenza di antibiotico-resistenza nel neonato, mentre l'uso delle cefalosporine di ultima generazione può associarsi al rapido sviluppo di bacilli resistenti ai ß-lattamici.