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RELAZIONI IX CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA DELL'ADOLESCENZA - Catanzaro, 24-26 Ottobre 2002
Minerva Pediatrica 2002 December;54(6):547-52
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Le iperprolattinemie: dalla diagnosi al trattamento
Rosato F., Garofalo P.
L'iperprolattinemia è la presenza di livelli di prolattina superiore alla norma al di fuori delle condizioni fisiologiche di incremento (gravidanza, allattamento). Essa rappresenta il più comune disordine ipotalamo-ipofisario riscontrabile nella pratica clinica. L'amenorrea e l'assenza di ovulazione sono le sue manifestazioni cliniche più frequenti, possono comunque essere presenti alterazioni meno gravi della funzione gonadica come l'oligomenorrea o turbe della fase luteinica. La galattorrea compare solo in circa il 30% delle pazienti iperprolattinemiche ma la sua presenza in donne con disordini dell'ovulazione è suggestiva di iperprolattinemia. Soggetti con amenorrea primaria e pubertà ritardata possono presentare iperprolattinemia. Nell'uomo l'iperprolattinemia causa ipogonadismo (ridotti livelli di testosterone), diminuzione della libido, impotenza, sterilità dovuta a oligospermia e ginecomastia mentre la galattorrea compare molto raramente.
La raccolta di un'attenta anamnesi è fondamentale per una corretta diagnosi. Bisogna escludere gravidanza e ipotiroidismo primitivo; anche l'IRC si associa ad aumento della PRL così come l'uso di numerosi farmaci e la presenza di masse sovrasellari (tumori ipofisari, craniofaringiomi, meningiomi) tuttavia le cause più frequenti sono le cosiddette iperprolattinemie idiopatiche e l'adenoma ipofisario PRL-secernente. Esami diagnostici indispensabili sono: il dosaggio seriato della PRL, il dosaggio di FT3, FT4 e TSH nei casi in cui si sospetta un ipotiroidismo, valutazione di E2 e delle gonadotropine e nell'uomo il testosterone con l'eventuale integrazione con dosaggio di GH, IGF1, ACTH, Cortisolo, Cortisolo libero urinario. Ai test dinamici, si ricorre in caso di iperprolattinemia idiopatica anche se il loro significato è stato messo in discussione. La TAC e la RMN sono fondamentali per visualizzare direttamente ipotalamo, ipofisi e chiasma ottico. Venti anni fa l'adenomectomia per via transnasosfenoidale rappresentava il trattamento di scelta per i pazienti con prolattinoma; oggi l'iperprolattinemia idiopatica può essere trattata farmacologicamente, il prolattinoma può essere trattato con terapia medica, chirurgica o radiante.