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Risultati funzionali del trattamento delle fratture intracapsulari del collo femorale con viti cannulate SESSIONE SPECIALIZZANDI
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2006 August;57(4):351-5
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
Risultati funzionali del trattamento delle fratture intracapsulari del collo femorale con viti cannulate
Zoccola K. 1, Gallo A. 1, Tarello M. 1, Cominetti G. 1, Biasibetti A. 2, Massè A. 3
1 I Clinica Ortopedica e Traumatologica Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia Università degli Studi di Torino, Torino 2 A.S.O. CTO-CRF-Maria Adelaide UOC di Traumatologia Muscolo Scheletrica e Fissazione Esterna, Torino 3 A.S.O. CTO-CRF- Maria Adelaide UOSD di Traumatologia Complessa del Bacino Università degli Studi di Torino, Torino
Obiettivo. Il trattamento delle fratture intracapsulari del collo femorale varia in base al tipo di frattura, alla qualità ossea, all’età, alle condizioni generali e comorbilità del paziente. Quando indicato, il trattamento di osteosintesi mediante viti cannulate consente di preservare l’articolazione coxo-femorale del paziente. L’obiettivo del nostro studio è la valutazione degli esiti funzionali di tale metodica.
Metodi. Cinquanta cinque pazienti con frattura mediale di collo di femore (Garden I-IV), trattati mediante osteosintesi con viti cannulate presso la struttura complessa di traumatologia dell’A.O. CTO-CRF-Maria Adelaide tra ottobre 2002 e maggio 2005 dalla medesima equipe chirurgica , sono stati valutati utilizzando la scala WOMAC. L’età media della popolazione è di 59,9 anni (range: 25-95). Il follow-up medio è di 51,6 mesi (4-38), il tempo medio intercorso tra evento traumatico ed intervento di 60,2 ore (range 2-220, mediana 24 ore). Il punteggio del questionario WOMAC è stato poi convertito in una scala di valori da 0 a 100, dove 0 è il miglior punteggio, 100 il peggiore.
Risultati. I punteggi medi ottenuti nelle categorie “dolore”, “rigidità” e “difficoltà” è stato rispettivamente di 24,1, 23,6 e 22,6. Cinque pazienti hanno sviluppato una necrosi della testa femorale, 1 paziente ha sviluppato una pseudoartrosi, 1 paziente un collasso della testa con mobilizzazione dei mezzi di sintesi. L’analisi statistica dei dati raccolti ha evidenziato una correlazione diretta tra età del paziente e punteggio ottenuto, dimostrando un miglior esito funzionale del trattamento conservativo con viti cannulate nei pazienti di età più giovane. Non è presente nessuna correlazione tra esiti funzionali e intervallo di follow-up o intervallo preoperatorio.
Conclusioni. Il trattamento delle fratture sottocapitate di femore con viti cannulate può essere considerato come opzione di trattamento nei pazienti di media e giovane età. La presenza di comorbilità influenza negativamente il risultato a lungo termine. Una adeguata riduzione e posizionamento delle viti sono i presupposti per un corretto trattamento così come un continuo follow-up clinico e radiografico.