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Minerva Ortopedica e Traumatologica 2002 September;53(3):151-6
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il ruolo dell’idrossiapatite nel miglioramento della stabilità delle viti e nel decremento del rischio di infezione
Moroni A., Vannini F., Romagnoli M., Pegreffi F., Giannini S.
Scopo di questo lavoro è quello di esaminare le tecniche volte ad ottimizzare la qualità dell' interfaccia osso/vite portando ad un miglioramento della stabilità meccanica e ad un decremento dei casi di infezione. Questo lavoro analizza e riassume alcune delle metodiche più recenti e significative riguardanti l'interfaccia osso/vite nel campo della fissazione esterna. Tre le differenti tecniche proposte, volte a migliorare la qualità della fissazione a livello dell'interfaccia osso/vite, il rivestimento in idrossiapatite (HA) delle viti ha dimostrato di essere la più efficace. In uno studio clinico tre gruppi di pazienti con fratture della diafisi tibiale vennero trattati con fissazione esterna utilizzando viti Apex non rivestite, viti bicilindriche non rivestite, e viti bicilindriche rivestite in idrossiapatite. In tutte le fratture vennero impiantate sei viti. In entrambi i gruppi trattati con viti non rivestite la torque di estrazione risultò inferiore rispetto a quella di inserzione. In tutti i casi, al contrario la torque di estrazione delle viti rivestite risultò invariata rispetto alla corrispondente torque di inserzione. In uno studio clinico sulla qualità dell'interfaccia osso/vite su tre tipi di viti coniche per fissazione esterna, un contatto diretto osso/vite a 10,000 ingrandimenti, fu dimostrato solo nelle viti rivestite di idrossiapatite. Questi studi dimostrano che nelle viti rivestite di idrossiapatite è presente un elevato grado di osteointegrazione e non si verificano decrementi delle stabilità meccanica.