![]() |
JOURNAL TOOLS |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |

I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
ARTICOLI ORIGINALI
Minerva Ortopedica e Traumatologica 1999 October;50(5):191-200
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
I tumori della parete toracica (Considerazioni cliniche su 70 casi operati)
Briccoli A., Mercuri M., Ferraro A., Lippo C., Manfrini M., Zanoni A., Picci P.
Obiettivo. I tumori della parete toracica pongono peculiari problemi diagnostici e terapeutici. Lo studio vuole valutare la bontà delle indagini diagnostiche strumentali ed analizzare l'efficacia di una particolare tecnica ricostruttiva.
Metodi. Lo studio comprende 70 casi di tumori della parete toracica diagnosticati con TC, Scintigrafia ossea e RM (46 casi), istologicamente definiti e trattati chirurgicamente. Le varietà benigne costituiscono il 13% della casistica, le varietà maligne l'87% con prevalenza dei sarcomi ossei (53%) seguiti per frequenza dai sarcomi delle parti molli (34%). In 15 casi si è realizzata una demolizione della parete inferiore ai 10 cm, in 33 casi superiori ai 10 cm, in 12 casi si è associata una sternectomia. In 26 casi abbiamo utilizzato una particolare tecnica di ricostruzione con placche metalliche per evitare nocivi movimenti paradossi.
Risultati. La diagnostica differenziale fra varietà benigne e maligne è corretta nel 53% dei casi. La definizione delle dimensioni e dei margini è sottostimata nel 62% dei casi alla TC e nel 34% dei casi alla RM. La mortalità è nulla, la morbilità del 14%. I 26 casi trattati con tecnica di ricostruzione armata hanno consentito una estubazione immediata in 10 casi, differita entro le 24 ore in 16 casi e prolungata in 1 caso. Il deficit volumetrico polmonare postoperatorio è non superiore al 10%.
Conclusioni. I tumori della parete toracica possono essere trattati chirurgicamente con buon esito anche dopo ampie exeresi. L'utilizzo di tecniche di ricostruzione armata consente di evitare nocivi deficit volumetrici respiratori.