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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Ortopedica e Traumatologica 2013 April;64(2):129-36

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Ruolo prognostico del differimento dell’intervento chirurgico nei pazienti affetti da frattura di femore

Schirò M., D’amelio A., Violante E., Drogo N., Casale V., Massè A.

Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Ortopedia e Traumatologia, AOU San Luigi Gonzaga, Orbassano, Torino, Italia


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Obiettivo. La frattura di femore è un problema di grande rilevanza con un crescente impatto economico e sociale. L’aumento dell’età media della popolazione è strettamente correlato con la crescente incidenza della patologia. Lo studio delle cause ci conduce all’individuazione di alcuni fattori che possono agire sulla riduzione della massa ossea e sul rischio di caduta, come ad esempio l’età avanzata e le comorbilità. Le linee guida offrono un dettagliato elenco di indicazioni sul trattamento di questi pazienti, ma è ancora incerto l’effetto del ritardo dell’intervento chirurgico. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare i fattori di rischio che possono caratterizzare questi pazienti al momento del ricovero per valutarne gli effetti sulla sopravvivenza e sulla durata della degenza. In particolare valuteremo l’effetto del ritardo nel tempo dell’intervento chirurgico sulla sopravvivenza e sui tempi di degenza.
Metodi. Sono stati valutati 101 pazienti, in cui abbiamo considerato come determinanti età, sesso, tipo di frattura, numero di comorbilità, punteggio del rischio anestesiologico ASA e come esiti tempo intercorso tra ricovero e intervento, durata del ricovero e sopravvivenza.
Risultati. L’analisi statistica ha dimostrato che i pazienti operati entro le 48 ore hanno un minor rischio di mortalità e una degenza media inferiore.
Conclusione. Il paziente affetto da frattura di femore deve essere considerato critico e da sottoporsi a intervento chirurgico in un regime di urgenza.

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