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REVIEW
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2007 October;58(5):467-73
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Cantu R. V., Koval K. J.
Cantu R. V., Koval K. J.
Department of Orthopedic Surgery Dartmouth Hitchcock Medical Center Lebanon, NH, USA
Con il continuo aumentare del segmento di popolazione ultrasessantacinquenne, i medici affrontano un numero sempre maggiore di fratture correlate all’osteoporosi. Benché queste cosiddette “fratture da fragilità” possano conseguire a traumi a bassa energia, possono presentare delle difficoltà di trattamento, a causa della scarsa qualità ossea, dello stato compromesso dei tessuti molli e delle condizioni generali del paziente. La decisione se sintetizzare la frattura o procede alla sostituzione protesica rappresenta un dubbio comune. Inoltre, un crescente numero di pazienti anziani subisce traumi ad alta energia e conseguenti fratture, spesso in incidenti automobilistici. In questi casi, il tipo di frattura, grado di comminuzione, e difficoltà di ottenere una fissazione stabile possono rappresentare una sfida notevole per l’ortopedico. Il timing ottimale del trattamento del paziente anziano politraumatizzato è un’atra importante questione. L’obiettivo di questo studio è di analizzare alcune di queste fratture complesse e individuare il corretto approccio al loro trattamento.