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Minerva Ortopedica e Traumatologica 2006 December;57(6):539-47
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Lo zoledronato nel trattamento del morbo di Paget
Isaia G., Di Stefano M.
Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Torino, Torino
Il morbo di Paget è una malattia metabolica dell’osso caratterizzata da un elevatissimo rimaneggiamento osseo focale, che può condurre a complicanze osteoarticolari (le più frequenti), neurologiche, cardiovascolari, neoplastiche e metaboliche di notevole rilevanza importanza clinica. Molte delle complicanze descritte risultano oggi di rara osservazione, grazie alla disponibilità di trattamenti farmacologici efficaci e in grado di arrestare la progressione della malattia. Una diagnosi precoce e un corretto trattamento farmacologico risultano pertanto di fondamentale importanza per migliorare la durata e la qualità della vita dei pazienti. Lo scopo fondamentale del trattamento del morbo di Paget è il controllo del dolore osseo e la prevenzione delle complicanze; poichè gli osteoclasti sono le prime cellule colpite dalla malattia, la terapia deve mirare prioritariamente a inibire la formazione degli osteoclasti attraverso l’utilizzo dei bisfosfonati. Sulla base dei dati disponibili, è possibile affermare che lo zoledronato è il farmaco più efficace nel trattamento della malattia di Paget, in quanto è risultato in grado di arrestarne per lunghi periodi l’evoluzione attraverso un’efficace e prolungata inibizione del riassorbimento osteoclastico. Pur tenendo presenti possibili effetti collaterali, si può certamente affermare che zoledronato presenta un buon profilo di sicurezza e, pertanto, anche considerando il suo lungo periodo di efficacia, possiamo affermare che esso presenti un positivo rapporto benefici/costi e che possa essere considerato il farmaco di prima scelta nel trattamento della malattia di Paget in fase attiva.