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OSTEOSINTESI DELLE FRATTURE PROSSIMALI LE FRATTURE DELLA GLENO-OMERALE.SINTESI, PROTESI, ARTROSCOPIA:TECNICHE A CONFRONTO
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2006 August;57(4):305-12
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
La fissazione interna nelle fratture scomposte di omero prossimale con Locking Compression Plate (LCP): risultati a medio termine
Biasibetti A. 1, Maderni A. 1, Aprato A. 2, Sisto R. 1, Massè A. 3
1 Department of Traumatology Orthopaedic and Traumatological Hospital of Turin, Italy 2 Faculty of Medicine and Surgery University of Turin, Italy 3 I Clinic of Orthopaedic and Traumatology University of Turin, Italy
Obiettivo. Il trattamento delle fratture scomposte di omero prossimale è molto discusso da quando, dopo un’iniziale entusiasmo, la sostituzione protesica ha mostrato risultati non facilmente riproducibili. Questo studio ha come obiettivo la valutazione clinica e radiografica a medio termine del trattamento di riduzione e sintesi interna delle fratture di omero prossimale.
Metodi. Trentatre pazienti con fratture di omero prossimale sono stati sottoposti ad intervento di riduzione e sintesi interna con placca Locking Compression Plate (SYNTHES-Mathys), a partire dal gennaio 2003. Due valutazioni, a 6 e a 12 mesi di follow-up sono state condotte utilizzando il Constant-Murley score e il Constant-Murley’s score modificato per età e per sesso.
Risultati. A 6 mesi di follow-up il punteggio medio al Constant-Murley’s score era di 75.65 punti (range da 28 a 100) mentre a 12 mesi era di 75.65 (range da 34 a 100) con una differenza statisticamente significativa (p<0.01). La media al Constant modificato per età e per sesso era di 83.07 a 6 mesi e di 90.58 a 12 mesi. I risultati ottenuti mostrano una correlazione negativa tra l’età del paziente e il Constant a 12 mesi. Al momento nessun paziente è stato sottoposto ad un intervento di sostituzione protesica mentre radiograficamente solo un paziente ha mostrato una necrosi parziale della testa omerale senza sintomatologia clinica.
Conclusioni. La riduzione e sintesi interna con viti e placa LCP mostra buoni risultati funzionali nella maggior parte dei pazienti. Questa opzione andrebbe considerata, a nostro giudizio anche nei pazienti con fratture complesse e con un alto rischio di necrosi avascolare della testa omerale.Obiettivo. Il trattamento delle fratture scomposte di omero prossimale è molto discusso da quando, dopo un’iniziale entusiasmo, la sostituzione protesica ha mostrato risultati non facilmente riproducibili. Questo studio ha come obiettivo la valutazione clinica e radiografica a medio termine del trattamento di riduzione e sintesi interna delle fratture di omero prossimale.
Metodi. Trentatre pazienti con fratture di omero prossimale sono stati sottoposti ad intervento di riduzione e sintesi interna con placca Locking Compression Plate (SYNTHES-Mathys), a partire dal gennaio 2003. Due valutazioni, a 6 e a 12 mesi di follow-up sono state condotte utilizzando il Constant-Murley score e il Constant-Murley’s score modificato per età e per sesso.
Risultati. A 6 mesi di follow-up il punteggio medio al Constant-Murley’s score era di 75.65 punti (range da 28 a 100) mentre a 12 mesi era di 75.65 (range da 34 a 100) con una differenza statisticamente significativa (p<0.01). La media al Constant modificato per età e per sesso era di 83.07 a 6 mesi e di 90.58 a 12 mesi. I risultati ottenuti mostrano una correlazione negativa tra l’età del paziente e il Constant a 12 mesi. Al momento nessun paziente è stato sottoposto ad un intervento di sostituzione protesica mentre radiograficamente solo un paziente ha mostrato una necrosi parziale della testa omerale senza sintomatologia clinica.
Conclusioni. La riduzione e sintesi interna con viti e placa LCP mostra buoni risultati funzionali nella maggior parte dei pazienti. Questa opzione andrebbe considerata, a nostro giudizio anche nei pazienti con fratture complesse e con un alto rischio di necrosi avascolare della testa omerale.