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REVIEW
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2005 April;56(2):49-63
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Artroplastica sostitutiva unicompartimental. Una revisione
Swienckowski J. J. 1, Bono F. S. 1, Spagnuolo M. W. 2
1 College of Osteopathic Medicine Michigan State University Botsford General Hospital, Farmington Hills, MI, USA 2 Unit of Orthopedic Sugery Botsford General Hospital Farmington Hills, MI, USA
L’artroplastica unicompartimentale del ginocchio per l’artrite non infiammatoria unicompartimentale è stata definita «controversa» sin dalla sua prima utilizzazione nei primi anni ‘70. Una revisione critica degli articoli negativi sulla artroplasica unicompartimentale rivela che la selezione inadeguata dei pazienti, la tecnica chirurgica subottimale e la forma dell’impianto inferiore sono stati i fattori principali responsabili di questi scarsi risultati. I miglioramenti concomitanti nell’osteotomia tibiale alta e dell’artroplastica totale di ginocchio hanno raffreddato l’entusiasmo per la artroplasica unicompartimentale negli Stati Uniti. Questo nonostante i primi dati soddisfacenti, sia negli Stati Uniti che all’estero. I chirurghi che hanno continuato ad eseguire la artroplasica unicompartimentale hanno sviluppati criteri più consoni circa le indicazioni, le controindicazioni, i criteri di selezione dei pazienti e si avvalgono di strumentazioni e di tecniche chirurgiche migliori. Tuttavia, questi criteri non sono universalmente accettati. Molti aspetti, quali la facilità di revisione, l’appropriatezza del peso e dell’età del paziente e la quantità accettabile di artrite nei compartimenti non interessati dall’intervento chirurgico, sono ancora oggetto di discussione. La chirurgia minimamente invasiva per la artroplasica unicompartimentale e i risultati a lungo termine pubblicati, che vanno dal buono all’eccellente, hanno suscitato un nuovo interesse per la artroplasica unicompartimentale. La chirurgia minivasiva ha anche ampliato gli aspetti riguardanti il posizionamento dell’impianto e dell’allineamento. Una soluzione può essere rappresentata dalla chirurgia ortopedica assistita dal computer. Questi sistemi di navigazione basati su immagini e non si sono mostrati promettenti nell’aiutare il posizionamento dei componenti dell’artroplasica unicompartimentale nelle sedi più adatte e nel migliorare l’accuratezza dell’allineamento dell’arto. Se correttamente eseguita la artroplasica unicompartimentale è un metodo affidabile, con risultati duraturi nel tempo, per il trattamento della gonartrosi unicompartimentale, con un alto grado di soddisfazione da parte del paziente.