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REVIEW
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2004 October;55(5):131-44
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Lo stato dell’arte dell’intervento di sostituzione dell’articolazione del gomito
Morrey B. F.
Mayo Clinic, Rochester, USA
Attualmente i modelli di impianto della protesi totale del gomito vengono distinti in accoppiati oppure sciolti. Il sistema di tipo accoppiato viene ulteriormente definito in base al maggiore o minore livello di ancoraggio all’interfaccia articolare. Sia i modelli accoppiati di protesi totale del gomito che quelli sciolti si sono dimostrati utili nel trattamento dell’artrite infiammatoria. A seconda del diverso grado di limitazione della motilità articolare, è possibile ottenere una prognosi favorevole nel 90% circa dei pazienti; ai fini della prognosi, il fatto che l’articola-zione sia di tipo accoppiato oppure sciolto riveste un’importanza minore.
Gli impianti di tipo accoppiato vengono utilizzati preferenzialmente per il trattamento delle condizioni patologiche post-traumatiche e per gli intereventi di revisione.
Attualmente la principale indicazione all’utilizzo del dispositivo di tipo accoppiato consiste nel trattamento delle fratture dell’omero distale C-3, con una prognosi soddisfacente a 5 anni nel 95% circa dei casi, secondo le statistiche fornite da numerosi ricercatori. In generale, il tasso di complicanze dell’artro-plastica totale del gomito è pari al 20% circa; tuttavia, solamente nella metà dei casi tali complicanze comportano un problema che compromette la prognosi. I dispositivi per l’artroplastica totale del gomito attualmente in uso si sono rivelati uno strumento efficace per il trattamento di un ampio spettro di patologie che colpiscono l’articolazione del gomito. Tuttavia, la prognosi attesa è direttamente correlata alla tipologia dell’impianto.