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REVIEW  KNEE ARTHROPLASTY 

Minerva Ortopedica e Traumatologica 2004 August;55(4):113-22

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Artroplastica monocompartimentale di ginocchio: risultati a lungo termine

Deshmuch R. V., Scott R. D.

Harvard Combined Orthopaedic Surgery Boston, MA, USA


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L’intervento di artroplastica monocompartimentale di ginocchio è stato oggetto di discussione sin dalla sua introduzione all’inizio degli anni ‘70. Alcuni dati iniziali suggerivano che la sostituzione del compartimento mediale non forniva precocemente risultati sufficientemente buoni da indurre a considerare questo tipo di intervento una valida opzione terapeutica a lungo termine; al contrario, l’intervento di sostituzione del compartimento laterale sembrava essere promettente. Tuttavia, verso l’inizio degli anni ‘80, sono stati pubblicati dei risultati iniziali soddisfacenti sia per la sostituzione mediale che per quella laterale, suscitando un crescente entusiasmo nei confronti di questa procedura. Furono compiuti dei progressi importanti nella selezione dei pazienti, nella tecnica chirurgica e nel design delle protesi. Furono pubblicati alcuni studi di follow-up a 10 anni, che dimostravano che la sopravvivenza era lievemente inferiore a quella riportata per l’intervento di artroplastica totale di ginocchio, un valore accettabile in considerazione della natura teoricamente conservativa dell’intervento monocompartimentale. Attualmente è possibile affermare che l’intervento di artroplastica monocompartimentale di ginocchio rappresenta una procedura con una prognosi favorevole a 8-10 anni, se eseguita in pazienti affetti da osteoartrosi adeguatamente selezionati e con una tecnica di impianto sufficientemente sofisticata. L’artroplastica monocondilare di ginocchio può costituire una valida alternativa all’intervento di osteotomia oppure di artroplastica totale di ginocchio, soprattutto in alcune pazienti di mezza età opportunamente selezionate. Quasi tutti gli studi di follow-up a oltre 10 anni sembrano indicare che l’artroplastica monocompartimentale di ginocchio presenta nel secondo decennio una sopravvivenza inferiore all’artroplastica totale di ginocchio, a causa del rilasciamento delle componenti, del consumo della protesi oppure della degenerazione secondaria del compartimento opposto. I risultati a 10 anni, recentemente pubblicati da parte di 3 centri (2 utilizzavano un design a sostegno mobile, l’altro a sostegno fisso), sono paragonabili a quelli ottenuti con l’artroplastica totale di ginocchio. Ciò suggerisce la possibilità di una aumentata sopravvivenza al secondo decennio e, di conseguenza, un’estensione delle indicazioni all’intervento di artroplastica monocompartimentale di ginocchio.

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