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Minerva Ortopedica e Traumatologica 2004 April;55(2):57-63
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Trattamento chirurgico della sindrome da conflitto subacromiale. Studio dei risultati ottenuti con la tecnica decompressiva artroscopica e a cielo aperto
Tellini A., Buttafarro E., Schiavone E., Bellomo F.
I Divisione di Ortopedia, Azienda Ospedaliera CTO, CRF, Maria Adelaide, Torino
Obiettivo. Il trattamento chirurgico della sindrome da conflitto subacromiale prevede l’utilizzo di 2 tecniche di decompressione subacromiale (DSA): a cielo aperto e artroscopica. Gli obiettivi di questo lavoro sono stati: 1) paragonare i risultati clinici delle 2 tecniche chirurgiche ed evidenziare eventuali discrepanze nel follow-up postoperatorio a breve, medio e lungo termine; 2) analizzare le caratteristiche delle 2 metodiche mediante l’ausilio della scala di Constant.
Metodi. Abbiamo studiato 80 pazienti suddividendoli in 2 gruppi in base al tipo di tecnica chirurgica utilizzata (A: DSA a cielo aperto; B: DSA artroscopica). Di ognuno abbiamo valutato: sesso, età, durata del follow-up (breve: <1 anno; medio: 2-5 anni; lungo: 6-9 anni), punteggio secondo la scala di Constant.
Risultati. Gruppo A: 28 pazienti (18 di sesso femminile e 10 di sesso maschile) con età media di 52,62 anni. Per 7 casi il follow-up è stato breve, per 15 medio e per 6 lungo. Il punteggio medio totale è stato 82,5 (per i fattori valutati dalla scala di Constant è stato mediamente raggiunto un punteggio compreso tra l’80% e il 90% rispetto a quello di riferimento). Gruppo B: 52 pazienti (27 di sesso femminile e 25 di sesso maschile) con età media di 49,22 anni. Diciannove casi di follow-up breve, 26 medio e 7 lungo. Il punteggio medio totale è stato di 95,15 (per tutti i fattori valutati è stato raggiunto un punteggio maggiore o uguale al 90% rispetto a quello di riferimento).
Conclusioni. La decompressione subacromiale costituisce una metodica valida per il trattamento della sindrome da impingement, soprattutto a medio e lungo termine, nei casi di fallimento del trattamento medico-fisioterapico e infiltrativo. La superiorità della metodica artroscopica, dovuta alla minore invasività, è presente soprattutto a breve ma anche a medio e lungo termine e per tutti i criteri esaminati dalla scheda di Constant.