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Minerva Ortopedica e Traumatologica 2004 April;55(2):45-50
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Analisi a lungo termine dello stress shielding e del trasferimento del carico nella protesi totale dell’anca di tipo Anatomique Benoist Girard I ricoperta in idrossiapatite. Uno studio di follow-up di 8-13 anni
La Russa M., Blonna D., Rossi R., Bruzzone M., Sibelli P.
Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia Ospedale Umberto I Università degli Studi di Torino, Torino
Obiettivo. La protesi totale dell’anca di tipo Anatomi-que Benoist Girard è stata studiata al fine di prevenire ogni tipo di stress shielding e di consentire una distribuzione dei carichi a livello della regione metafisaria del femore. L’obiettivo del presente studio consiste nell’analisi dell’effettivo comportamento dei carichi negli impianti a lungo termine e delle possibili correlazioni di questi risultati con il quadro clinico dei pazienti.
Metodi. Sono stati presi in esame 87 impianti di protesi totale d’anca eseguiti tra il 1989 e il 1995; è stata utilizzata una protesi non cementata di tipo Anatomique Benoist Girard I. I risultati radiografici sono stati classificati in base ai criteri di stabilità di Engh, secondo la suddivisione delle zone femorali periprotesiche di Gruen.
Risultati. L’analisi radiologica ha rivelato una presenza più elevata di densificazione a livello delle zone di Gruen 3 e 5, rispetto a quanto osservato a livello delle zone 2 e 6. Inoltre, la presenza di una reazione corticale è più rilevante nelle zone distali. Linee radiopache sono presenti nel 16% dei casi a livello della zona 4; la loro percentuale a livello delle zone 3 e 5 diminuisce al 7,14% e al 10,71%.
Conclusioni. Il presente studio dimostra la presenza di un meccanismo di stress shielding nell’analisi a lungo termine e mette in evidenza il fatto che la zona principalmente coinvolta nell’ancoraggio tardivo è quella distale, non ricoperta da idrossiapatite. Il confronto con altri studi condotti in modo analogo dimostra la diminuzione della presenza di linee radiopache a livello del femore prossimale con la maggior durata del follow-up: questo riscontro può essere interpretato come conseguenza della minor presenza di micromovimenti della punta della protesi, a causa della distalizzazione dell’ancoraggio.