Home > Riviste > Minerva Orthopedics > Fascicoli precedenti > Minerva Ortopedica e Traumatologica 2002 September;53(3) > Minerva Ortopedica e Traumatologica 2002 September;53(3):173-6

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

CASI CLINICI   

Minerva Ortopedica e Traumatologica 2002 September;53(3):173-6

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

L’inchiodamento endomidollare retrogrado di femore nel trattamento delle fratture periprotesiche di ginocchio. Presentazione di un caso clinico

Rosa M. A., Galli M., Muratori F., Liuzza F., Cicala G.


PDF


Il trattamento delle fratture sovracondiloidee di femore in pazienti con artroprotesi di ginocchio è ancora dibattuto. L'osteosintesi interna è stata affrontata con risultati variabili ed imprevedibili. L'inchiodamento endomidollare è stato recentemente introdotto nella pratica clinica e ha dimostrato risultati promettenti. L'inchiodamento retrogrado è facilmente eseguibile attraverso i condili dell'artroprotesi di ginocchio a scivolamento.
Gli Autori presentano un caso di un paziente con un'artroprotesi di ginocchio a scivolamento che è andata incontro ad una frattura diafisaria all'apice di un chiodo introdotto per una pregressa frattura sovracondiloidea. Il trattamento, di rimozione del chiodo ed impianto per via retrograda del chiodo bloccato, è stato condotto con successo ed è stato eseguito attraverso un accesso trans-tendineo. La tecnica non ha alterato l'escursione del movimento articolare che è stato recuperato pienamente così come la deambulazione a due mesi dall'intervento.

inizio pagina