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  97° CONGRESSO DELLA SOCIETA' PIEMONTESE-LIGURE-LOMBARDA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (SPLLOT) - II (Alba, 22-23 settembre 2000) 

Minerva Ortopedica e Traumatologica 2000 October;51(5):313-20

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Traumatologia difficile: l’articolazione tibiotarsica (pilone tibiale) (Complicanze e loro trattamento)

Lagalla F., Novarese E., Crova M., Sandrucci G., Flimmengo M.


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Le fratture del pilone tibiale sono lesioni rare, ma a causa della loro gravità, hanno una elevata percentuale di complicanze; gli Autori ne analizzano l'insorgenza suggerendone il trattamento più idoneo dopo una revisione della letteratura. In base alla loro comparsa le complicanze si possono suddividere in: A) intraoperatorie, legate ad errori di valutazione della frattura e conseguente scorretta indicazione e ad errori di tecnica chirurgica; errori facilmente evitabili classificando correttamente la frattura secondo Rüedi e l'AO ed utilizzando accessi chirurgici idonei associati a controlli radiografici intraoperatori. B) precoci, costituite dalla sofferenza dei tessuti molli, evenienza che può comparire sia prima che dopo l'eventuale intervento chirurgico e che possono essere trattate con un tempo di copertura plastica; la comparsa di infezioni superficiali o profonde, risolvibili con terapia antibiotica mirata associata a toeletta chirurgica. C) tardive, determinate da: pseudoartrosi o ritardo di consolidazione della frattura, il cui trattamento prevede l'utilizzo di innesti ossei corticospongiosi ed una sintesi rigida interna od esterna in compressione; una guarigione della frattura con deviazione assiale in varo o valgo, che viene trattata con interventi di osteotomie correttive; casi di artrosi post traumatica in cui il trattamento di scelta è l'artrodesi tibio-astragalica; infine la limitazione dell'escursione articolare, se sussiste l'indicazione, può essere migliorata mediante tecnica artroscopica.

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