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97° CONGRESSO DELLA SOCIETA' PIEMONTESE-LIGURE-LOMBARDA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (SPLLOT) - I (Alba, 22-23 settembre 2000)
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2000 August;51(4):177-88
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Le fratture dell’astragalo (Trattamento e vie di accesso)
Del Din R., Castoldi F., Marmotti A., Bardelli A.
Le fratture di astragalo costituiscono da sempre una sfida per il chirurgo nonostante la loro relativa rarità tra tutte le fratture.
Un preciso inquadramento diagnostico della lesione e un'attenta pianificazione preoperatoria sono i punti principali per limitare complicanze come la necrosi avascolare, i vizi di consolidazione, l'artrosi post-traumatica e per ottenere una riduzione anatomica ed una sintesi stabile.
Molte sono le vie di accesso chirurgiche all'astragalo, ognuna con vantaggi e svantaggi specifici; le principali sono quattro: anteromediale, anterolaterale, posteromediale, posterolaterale.
La scelta è in funzione della sede e delle caratteristiche della frattura e dell'esperienza del chirurgo.
Distinguiamo fratture della testa, del collo, del corpo dell'astragalo ed ognuna prevede un trattamento specifico incruento o chirurgico.
Scopo di questo lavoro è descrivere le vie di accesso più idonee ed i trattamenti relativi a queste «difficili» fratture.