![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
97° CONGRESSO DELLA SOCIETA' PIEMONTESE-LIGURE-LOMBARDA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (SPLLOT) - I (Alba, 22-23 settembre 2000)
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2000 August;51(4):159-64
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La patologia traumatica dell’articolazione di Lisfranc: classificazione e diagnostica strumentale (Revisione bibliografica)
Pasquali M., Lancione V., Fassola I.
La patologia traumatica dell'articolazione tarso-metatarsale (o articolazione di Lisfranc) non è frequentissima tanto da rappresentare circa lo 0,2% di tutte le fratture. La stabilità dell'articolazione di Lisfranc è legata a fattori ossei, legamentosi e muscolari. La particolare disposizione anatomica delle strutture legamentose di questa articolazione giustifica la maggior frequenza di lesioni sul suo versante dorsale, che appare meno «protetto» di quello plantare dove numerosi muscoli e tendini associano la loro azione stabilizzante. La revisione delle classificazioni attualmente in uso ha evidenziato il grosso limite della mancanza di relazione tra meccanismo causale, aspetto anatomico, aspetto radiologico e valore prognostico effettivo. Un altro elemento di discussione è l'elevata percentuale di diagnosi misconosciute (circa il 20%) causata dalla frequente associazione con altre lesioni che spesso, per importanza e gravità, le fanno passare inosservate. Ciò accade ad esempio nei traumi ad alta energia; in tal caso è necessario, per una corretta diagnosi ed un trattamento appropriato, che anche il semplice «sospetto clinico» induca all'approfondimento diagnostico. In quest'ultimo ambito la radiologia tradizionale, che rappresenta il primo e spesso l'unico approccio, se non utilizzata con proiezioni supplementari e comparative, appare molto meno affidabile di studi strumentali effettuati con la TC e con la RMN.