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BIOMATERIALI IN ORTOPEDIA: ASPETTATIVE E PRATICA CLINICA 96° CONGRESSO DELLA SOCIETA' PIEMONTESE-LIGURE-LOMBARDA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (SPLLOT) (Brescia, 24-25 settembre 1999)
Minerva Ortopedica e Traumatologica 2000 June;51(3):113-20
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il sinergismo tra disegno anatomico ed osteointegrazione nelle protesi d’anca non cementate rivestite con idrossiapatite
Croce A., Mazza E., Volontè L., Delle Rose G.
Obiettivo. In questo lavoro gli autori vogliono presentare la loro esperienza nell'uso di una protesi totale d'anca a press-fit rivestita di idrossiapatite.
Partendo dal presupposto che una buona tenuta primaria sia una condizione irrinunciabile, è stata provata la validità di una componente rivestita di idrossiapatite quale elemento atto a favorire una fissazione anche a distanza di anni dall'impianto.
Metodi. La nostra esperienza con l'impianto ABG risale al gennaio 1990. Presso il nostro reparto da allora sino al dicembre 1994 sono stati eseguiti 310 impianti.
Il protocollo di follow-up prevedeva un controllo mediante radiogramma e mineralometria a doppio raggio fotonico (DEXA) a 3-6-12 mesi con successivi controlli annuali.
Risultati. I risultati sono stati valutati secondo lo score di Merle d'Aubignè per l'articolarità e per il dolore.
Conclusioni. Questo impianto sembra permettere il massimo rispetto dello stock osseo, una omogenea ripartizione degli stress meccanici, un press-fit con stabilità primaria ed una stabilizzazione secondaria ottenuta grazie alla idrossiapatite.