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Minerva Oftalmologica 2013 March;55(1):17-20
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ipovisione e IOL multifocali: aspetti preliminari tecnico-metodologici-applicativi. Un caso clinico
Nuzzi R. 1, 2, Tridico F. 1, Micieli M. 2
1 Clinica Oculistica, A. O. U. S. Luigi Gonzaga Università di Torino, Orbassano, Torino, Italia; 2 Istituto di Oftalmologia Dipartimento di Fisiopatologia Clinica Clinica Oculistica e dell’Apparato Visivo Università di Torino, Torino, Italia
L’impianto di lenti intraoculari (intraocular lenses, IOL) multifocali in pazienti affetti da concomitanti patologie oculari in fase avanzata risulta ad oggi controverso. In questo lavoro si vuole presentare un caso di un impianto di una IOL multifocale, asferica e diffrattiva (la Acrysof ReSTOR SN6AD3) in una paziente di 2 anni affetta da cataratta congenita. Oltre alla procedura di facoemulsificazione con successivo impianto della IOL, è stata effettuata una vitrectomia anteriore. Grazie anche alla riabilitazione ortottica con occlusione dell’occhio controlaterale, è stato registrato un recupero visivo di 2-3/10 per lontano e 4-5 Jaeger per vicino. Pazienti ipovedenti possono trarre beneficio dall’utilizzo di IOL multifocali, dopo un accurato approfondimento diagnostico caso-per-caso, grazie ad un ingrandimento del campo di lettura ed una ridotta miopizzazione chirurgica. I risultati ottenuti finora necessitano di ulteriori conferme mediante casistiche più numerose e l’impiego di tecnologie più avanzate, come ad esempio l’aumento dell’addizionale per vicino da +4 ad almeno +6 oppure +8 diottrie. Un’ulteriore tecnica che può essere sfruttata per influenzare il sistema di ingrandimento è caratterizzata dalla “polipseudofachia”. Questa metodica deve essere ancora valutata nei pazienti ipovedenti.