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Minerva Ginecologica 2013 December;65(6):587-605
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Neurosteroidi e invecchiamento cerebrale
Wang M. ✉
Umeå Neurosteroid Research Center Department of Clinical Science Section of Obstetrics and Gynecology Umeå University, Umeå, Sweden
Il numero dei pazienti affetti da morbo di Alzheimer (AD) e demenza sta aumentando con l’invecchiamento della popolazione mondiale. È stato dimostrato che lo stress psicologico al raggiungimento della mezza età, lo stress psicosociale e i disturbi da stress post-traumatico provochino una disfunzione cognitiva e comportino un aumento del rischio di demenza. I meccanismi alla base di AD o demenza indotti da stress non sono noti. L’AD è caratterizzato da placche amiloidi solide nei tessuti cerebrali colpiti. Tuttavia, negli ultimi decenni si è concluso che il livello di aggregati solubili della proteina beta amiloide (Aβ) sia un marcatore diagnostico affidabile, in quanto correlato alle prestazioni cognitive, a differenza delle placche. Le Aβ solubili si accumulano nelle cellule e disturbano la funzione sinaptica. Inoltre, è stato dimostrato che i livelli intracellulari di Aβ dipendono dall’attività neuronale. Precedenti studi in modelli animali hanno dimostrato che la cessazione dell’attività neuronale provoca l’aumento dei livelli di Aβ all’interno dei neuroni e il declino cognitivo. L’allopregnanolone è prodotto nel cervello sotto stress. Accentua l’attività della neurotrasmissione GABAergica e colpisce le attività neuronali. In una serie di studi che utilizzano modelli transgenici del morbo di Alzheimer, abbiamo dimostrato che i livelli cronicamente elevati di allopregnanolone accelerano lo sviluppo dell’AD. Dopo un periodo di esposizione a livelli cronicamente elevati di allopregnanolone, nei topi AD si manifestava un’alterazione del modello di apprendimento e memoria. Di conseguenza, nei topi AD si è osservato anche un aumento dei livelli di β-amiloidi. Abbiamo inoltre dimostrato che livelli elevati di β-amiloidi corrispondevano alla disfunzione tra le sinapsi cerebrali. Ciò è stato osservato dopo un periodo di livelli cronicamente elevati di allopregnanolone, ma non dopo il trattamento placebo. Questo effetto del trattamento con allopregnanolone è stato individuato nelle prime fasi dello sviluppo della malattia, quando la funzione di memoria dei topi AD normalmente è intatta. Questo riesame comprende una vasta argomentazione su neurosteroidi e invecchiamento cerebrale e fornisce informazioni sui meccanismi alla base di AD o demenza indotti da stress.