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  UROGINECOLOGIA: UN AGGIORNAMENTO 

Minerva Ginecologica 2013 February;65(1):1-20

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Ecografia del pavimento pelvico: un aggiornamento

Shek K. L., Dietz H. P.

Sydney Medical School Nepean, University of Sydney, Sydney, NSW, Australia


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Le disfunzioni del pavimento pelvico femminile comprendono un certo numero di patologie altamente prevalenti, come prolasso degli organi pelvici femminili, incontinenza urinaria e fecale e disfunzioni sessuali. L’eziologia e la fisiopatologia di queste condizioni, tuttavia, non è ben compresa. I recenti progressi tecnologici hanno visto un maggiore uso delle immagini, sia nella ricerca, sia nella pratica clinica. Tra le tecniche disponibili, come ecografia, radiografia, tomografia computerizzata e risonanza magnetica, l’ecografia è superiore per l’imaging del pavimento pelvico, in particolare sotto forma di immagini perineali o translabiali. L’ecografia translabiale o perineale è utile per determinare il volume residuo urinario, lo spessore della parete del detrusore, la mobilità del collo della vescica e nella valutazione del prolasso degli organi e della funzione e anatomia dell’elevatore dell’ano. Nella diagnosi è quasi equivalente ad altre tecniche di imaging, per patologie diverse, quali diverticoli uretrali, intussuscezione rettale e avulsione del muscolo puborettale. L’ecografia è l’unico metodo di imaging in grado di visualizzare moderni impianti di sling e mesh e può aiutare a selezionare i pazienti per la chirurgia implantare. La lesione dell’elevatore correlata al parto sembra essere il fattore eziologico più importante per prolasso degli organi pelvici e recidiva dopo l’intervento chirurgico del prolasso ed è più facilmente diagnosticata con l’ecografia del pavimento pelvico. Questo riesame offre una panoramica della metodologia. Si discutono anche i relativi impieghi principali correnti nella valutazione clinica e nella ricerca.

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