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MAMMELLA
Minerva Ginecologica 2012 February;64(1):67-74
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Patologie mammarie benigne, contraccezione e terapia ormonale sostitutiva
Gadducci A., Guerrieri M. E., Genazzani A. R. ✉
Division of Gynecology and Obstetrics, Department of Procreative Medicine, University of Pisa, Pisa, Italy
Il termine patologia mammaria benigna comprende una vasta ed eterogenea gamma di lesioni differenti per istologia e storia naturale. Circa il 70% delle donne sottoposte a biopsia per patologia mammaria benigna hanno lesioni non-proliferative con nessun aumentato rischio di carcinoma mammario, il 26% hanno iperplasia tipica che si associa ad un aumento del rischio di due volte, e solo il 4% hanno iperplasia atipica che si associa ad un aumento del rischio di cinque volte. I dati sugli effetti degli ormoni steroidei sulla patologia mammaria benigna sono tratti da studi osservazionali con molti potenziali bias. Molti lavori hanno riportato che i contraccettivi orali hanno un ruolo protettivo nei confronti della patologia mammaria benigna, mentre altri hanno suggerito che gli effetti della pillola non sono ancora del tutto chiari. Per quanto riguarda la terapia ormonale sostitutiva [TOS], alcuni studi hanno dimostrato una aumentata incidenza di patologia mammaria benigna nelle donne che hanno assunto a lungo questa terapia, mentre altre indagini hanno trovato o nessun effetto o un effetto protettivo. L’ uso della TOS non sembra influenzare il quadro clinico della patologia mammaria benigna nelle donne in post-menopausa, sebbene sia stato talvolta riportato un ingrandimento di cisti o di fibroadenomi pre-esistenti. I limitati dati disponibili non hanno evidenziato un effetto deleterio dell’ uso della TOS in donne con patologia mammaria benigna, anche in quelle con aumentato rischio di carcinoma mammario per storia familiare o per presenza di lesioni mammarie benigne ad alto rischio.