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Minerva Ginecologica 2011 August;63(4):351-63
Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Origini delle cellule staminali pluripotenti
Roelen B. A. J. 1, 2, Chuva De Sousa Lopes S. M. 3 ✉
1 Department of Farm Animal Health; 2 Department of Equine Sciences, Faculty of Veterinary Medicine, Utrecht University, Utrecht, the Netherlands; 3 Department of Anatomy and Embryology, Leiden University Medical Center, Leiden, The Netherlands
Diversi tipi di cellule staminali pluripotenti possono essere identificati e coltivati in vitro. Presentiamo, di seguito, una panoramica delle varie tipologie di cellule staminali pluripotenti. Le cellule del carcinoma embrionale (embrional cell, EC) coltivate in vitro, forniscono le basi per future colture di cellule pluripotenti. Le condizioni stabilite per queste cellule, quali la coltura su un feeder-layer di fibroblasti embrionali di topo e l’importanza del siero fetale di vitello, sono state inoltre seguite inizialmente per la coltura di cellule staminali embrionali di topo (embryonic stem, ES) derivate dalla massa di cellule interne delle blastocisti. Si è scoperto che le cellule staminali embrionali derivate da blastocisti umane richiedono condizioni differenti e sono coltivate in presenza di activin e del fattore di crescita basico dei fibroblasti. Cellule staminali pluripotenti sono inoltre state recentemente derivate da epiblasti peri-impianto di topo. Dato che queste cellule staminali dell’epiblasto (EpiSCs) necessitano di condizioni uguali a quelle delle cellule ES è stato attestato che le cellule staminali embrionali umane sono più simili alle cellule dell’epiblasto (EpiSC) di topo rispetto alle cellule staminali embrionali di topo. Linee cellulari pluripotenti sono inoltre derivate da cellule germinali primordiali migratorie e cellule staminali spermatogoniali. La creazione di cellule staminali pluripotenti da cellule adulte tramite l’introduzione di fattori di trascrizione riprogrammanti, le cosiddette cellule staminali pluripotenti indotte (induced pluripotent stem, iPS), ha consentito la derivazione di cellule staminali pluripotenti paziente-specifico senza la necessità dello sviluppo della blastocisti umana in seguito a clonazione mediante trasferimento nucleare da cellule somatiche. Recentemente si è chiarito tuttavia che le cellule iPS possono essere notevolmente diverse dalle cellule ES in termini di epigenetica.