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REVIEW MEDICINA RIPRODUTTIVA - PARTE II
Minerva Ginecologica 2010 June;62(3):237-52
Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Preservazione della funzione ovarica
Fabbri R., Pasquinelli G., Magnani V., Tamburini F., Battaglia C., Paradisi R., Keane D., Venturoli S. ✉
1 Human Reproductive Medicine Unit, Obstetrics and Gynaecology, S.Orsola Hospital, Bologna, Italy; 2 Clinical Pathology Section, Experimental Pathology, S. Orsola Hospital, Bologna, Italy; 3 Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal College of Surgeons in Ireland, Rotunda Hospital, Dublin, Ireland
Nel corso degli ultimi anni, i progressi nella diagnosi e l’introduzioni di nuovi trattamenti per la cura dei malati di cancro hanno notevolmente aumentato la speranza di vita delle bambine, delle adolescenti e delle donne affette da cancro. Purtroppo, le ovaie sono molto sensibili ai chemio-radioterapici, che possono indurre perdita della funzione ovarica con conseguente menopausa precoce. Le differenti opzioni disponibili per preservare la fertilità nelle malate di cancro sono la criopreservazione degli embrioni, la criopreservazione degli ovociti e la criopreservazione del tessuto ovarico. La scelta dell’opzione più indicata è influenzata da diversi parametri: dal tipo e dalla tempistica del trattamento anticancro, dal tipo di malattia, dall’età della paziente. I progressi nella tecnologia riguardante la riproduzione hanno reso la preservazione della fertilità una reale possibilità per le pazienti, siano esse ragazze o giovani donne la cui funzione gonadica è minacciata da menopausa prematura, o dalla terapia anticancro o dalla sterilizzazione chirurgica.