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Minerva Ginecologica 2007 December;59(6):557-69
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Terapia chirurgica mini-invasiva dell’incontinenza urinaria femminile da stress
Vianello A., Costantini E., Del Zingaro M., Porena M.
Section of Urology and Andrology, Department of Medical-Surgical Specialties and Public Health, University of Perugia, Santa Maria della Misericordia Hospital, Perugia, Italy
Obiettivo. Obiettivo dello studio è consistito nella revisione delle tecniche chirurgiche mini-invasive nel trattamento dell’incontinenza urinaria femminile da stress. Sono stati analizzati gli aspetti tecnici e le complicanze confrontando i risultati delle diverse tecniche.
Metodi. Attraverso una ricerca su PubMed dal 2000 al febbraio 2007, sono stati inclusi lavori in lingua inglese, prospettici e randomizzati sul trattamento chirurgico dell’incontinenza urinaria femminile da stress, senza accesso laparotomico alla pelvi femminile. È stata richiesta una popolazione minima di 40 pazienti e un follow-up di 12 mesi.
Risultati. Abbiamo individuato 38 studi prospettici: 27 riguardanti gli sling medio-uretrali; 8 le iniezioni uretrali; e 3 un trattamento a radiofrequenza. Quindici studi erano randomizzati. I follow-up variavano da 12 a 60 mesi. In 10/38 studi, le pazienti non presentavano prolasso urogenitale o iperattività detrusoriale e non erano state precedentemente sottoposte a chirurgia per incontinenza urinaria da stress.
Conclusioni. Gli sling medio-uretrali hanno mostrato buoni risultati, una breve curva di apprendimento, poche complicanze e sono di rapida esecuzione. Le iniezioni uretrali hanno evidenziato risultati poco incoraggianti, con la necessità di ripetere ulteriori trattamenti. Esse possono essere utilizzate in pazienti di sesso femminile con controindicazioni alla chirurgia maggiore, che presentino un deficit sfinterico intrinseco come causa prevalente dell’incontinenza urinaria da stress. La radiofrequenza ha mostrato risultati peggiori degli sling medio-uretrali e sembra una soluzione valutabile in pazienti di sesso femminile che rifiutano trattamento più invasivi. È auspicabile lo sviluppo di studi con follow-up a lungo termine sul trattamento mini-invasivo dell’incontinenza urinaria da stress femminile.