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REVIEW   

Minerva Ginecologica 2004 February;56(1):81-90

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Recent advances in the management of women with ovarian cancer

Eltabbakh G. H.


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Il carcinoma ovarico continua a rappresentare la causa principale di decesso secondario a carcinoma di natura ginecologica, tra le donne che vivono nei Paesi occidentali. Attualmente, il trattamento del carcinoma ovarico comprende sia la terapia chirurgica che la chemioterapia. Oggi la chemioterapia di 1° linea consiste in una terapia combinata a base di carboplatino e di paclitaxolo, a cui risponde una proporzione di pazienti approssimativamente pari all'80%. Le pazienti che non rispondono alla chemioterapia o che presentano una recidiva entro i primi 6 mesi di trattamento sono caratterizzate da una prognosi infausta. Le pazienti che rispondono alla chemioterapia solitamente persistono nello stato di remissione per un periodo compreso tra 1 e 3 anni, dopodiché presentano una recidiva della patologia neoplastica. Le pazienti che presentano una recidiva di carcinoma ovarico possono essere trattate mediante una citoriduzione secondaria, seguita dalla chemioterapia, oppure mediante la sola chemioterapia. Le pazienti che presentano una recidiva di carcinoma ovarico solitamente decedono a causa della loro patologia, nonostante esistano sporadici casi caratterizzati da una buona risposta alla chemioterapia. Nonostante i nuovi farmaci antineoplastici si siano dimostrati efficaci nel trattamento del carcinoma ovarico, la prognosi delle pazienti affette da questa patologia rimane complessivamente infausta. Sarà possibile conseguire un miglioramento nella sopravvivenza di queste pazienti solamente attraverso lo sviluppo di tecniche di screening più accurate e dall'introduzione nella pratica clinica di nuovi protocolli terapeutici.

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