![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
REVIEW
Minerva Ginecologica 2003 February;55(1):15-24
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La terapia dell’endometriosi. Nuove prospettive
Somigliana E., Chiodini A., Odorizzi M. P., Pompei F., Viganò P.
L'endometriosi è una patologia prevalentemente chirurgica che tende a recidivare. La terapia medica attualmente trova uno spazio essenzialmente nella gestione e/o nella prevenzione delle recidive. Il meccanismo d'azione dei farmaci attualmente utilizzati è quello di creare un ambiente ipoestrogenico che, da un lato, inibisce, solo temporaneamente, la crescita degli impianti endometriosici ma, dall'altro, interferisce con l'integrità dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Scopo di questo studio è quello di descrivere lo stato attuale delle conoscenze per quanto riguarda le nuove possibilità terapeutiche in quest'ambito. La ricerca degli articoli è stata eseguita mediante Medline e sono state prese in considerazione solo le strategie terapeutiche supportate da evidenze sperimentali in vivo. Sono emerse sostanzialmente tre linee di ricerca: 1) agire sulla dipendenza estrogenica dell'endometriosi con nuovi farmaci quali gli inibitori dell'aromatasi e il raloxifene. Tali farmaci eserciterebbero un'azione più mirata sulla patologia rispetto ai farmaci attualmente disponibili, 2) trattare la malattia con immunomodulatori e antiinfiammatori. L'impiego di questi farmaci consentirebbe sia di interferire con la crescita delle lesioni sia di controllare i sintomi della malattia, 3) prevenire le recidive di aderenze dopo adesiolisi. Le aderenze sono una caratteristica importante dell'endometriosi che la terapia chirurgica non consente di risolvere adeguatamente. Sono stati ottenuti buoni risultati utilizzando composti-barriera e soluzioni fluide dopo adesiolisi chirurgica. I risultati degli studi che hanno indagato l'efficacia di questi nuovi approcci sono incoraggianti. Sono, tuttavia, necessari studi clinici controllati per definirne meglio le indicazioni terapeutiche e l'efficacia.