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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Ginecologica 2002 December;54(6):493-7

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Valutazione perineale postpartum

Pregazzi R., Sartore A., Bortoli P., Grimaldi E., Ricci G., Guaschino S.


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Obiettivo. Valutare l'incidenza delle disfunzioni uro-genitali ed ano-rettali in periodo puerperale, verificare la correlazione fra danno perineale ostetrico obiettivato al momento del parto e sintomatologia in puerperio, saggiare l'efficacia dei test di valutazione della funzionalità perineale nelle disfunzioni del pavimento pelvico conseguenti al parto vaginale.
Metodi. Sono state reclutate 693 puerpere consecutive a 2 mesi dal parto. Tutte sono state sottoposte a questionario clinico-anamnestico, valutazione clinica uroginecologica, digital test, manometria vaginale e valutazione uroflussimetrica della capacità di interruzione volontaria del mitto. Da un punto di vista statistico, si è ricorsi alla rappresentazione grafica di tabelle di frequenza e della predittività dei test nell'identificazione dell'incontinenza urinaria persistente ed è stato utilizzato il «kappa» statistico per valutare la correlazione fra i test di funzionalità perineale.
Risultati. L'incontinenza urinaria da sforzo (15,1%) rappresenta il sintomo più diffuso in puerperio, mentre l'incidenza dei disturbi irritativi risulta inferiore al 2%. L'incontinenza anale è risultata presente nell'1,8% delle donne. Per quel che riguarda la relazione fra gravità delle lacerazioni valutata al momento del parto e sintomatologia in puerperio, abbiamo visto che l'ispezione perineale postpartum quantifica con sufficiente precisione il danno posteriore, ma non permette l'identificazione delle puerpere che svilupperanno incontinenza urinaria. Nessuno dei test utilizzati, poi, è in grado di predire l'incontinenza urinaria persistente.
Conclusioni. L'ispezione perineale postpartum sembra essere efficace nella predizione delle disfunzioni ano-rettali, ma non sembra altrettanto utile per quelle uretro-vescicali. Nessuna delle fasi diagnostiche considerate, peraltro, consente una selezione sufficientemente accurata delle puerpere a rischio.

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