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Minerva Ginecologica 2002 April;54(2):171-8
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ansia e gradimento degli interventi eseguiti in laparoscopia ginecologica
Cosentino M., Vidotto G., Ponchia R., Trovò S., Magistris M.
Obiettivo. Valutare il gradimento degli interventi di laparoscopia ginecologica
Metodi. È stata condotta un'indagine comparativa in 32 pazienti, analizzandone la componente cognitiva tramite 2 questionari somministrati prima e dopo l'intervento e la componente emotiva valutando i livelli d'ansia pre e postoperatori (ansia di Stato) e costituzionali (ansia di Tratto), tramite il test STAI Y. È stato confrontato il livello d'ansia del nostro gruppo con quello attribuito alla popolazione generale tramite il test Z. Inoltre sono state ricercate correlazioni significative tra: l'ansia di Tratto e di Stato preoperatoria e postoperatoria, usando il test di correlazione di Pearson; le variabili sondate tramite i 2 questionari informativi e misure d'ansia utilizzando il test «t» di Student; le variabili informative reciprocamente per mezzo del test chi2.
Risultati. L'ansia di stato postoperatoria è inferiore rispetto alla popolazione generale (P<0,05); esiste una correlazione significativa tra l'ansia di tratto e di stato postoperatoria (p<0,05); l'ansia di tratto è risultata maggiore quando le fantasie relative all'intervento sono caratterizzate da sentimenti di paura (p<0,05), e quando l'attribuzione della decisione dell'intervento è del medico (p<0,05); l'ansia di stato postintervento è risultata maggiore in presenza di un basso livello di scolarizzazione (p<0,05), e se l'attribuzione dell'intervento è riferita al medico (p<0,05); si è trovata una correlazione significativa tra Fantasie caratterizzate da paura e presenza di dolori postintervento, tra dolori nel postintervento e attribuzione della decisione dell'intervento al medico (p<0,05) e tra fantasie caratterizzate da sentimenti di paura e attribuzione della decisione dell'intervento al medico (p<0,05).
Conclusioni. Livelli d'ansia più elevati si sono riscontrati in fase preoperatoria, nelle pazienti meno scolarizzate e quando si è attribuita al medico la decisione dell'intervento. Un atteggiamento di non totale convinzione personale si è accompagnato a fantasie preoperatorie connotate da sentimenti di paura ed ha esitato in decorsi postoperatori soggettivamente più dolorosi.