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Minerva Ginecologica 2000 September;52(9):345-50
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Controversie sulla stadiazione del carcinoma microinvasivo della cervice
Di Leo S., Caragliano L., Cassaro N., Meli M. T., Consalvo P., Caschetto S.
Le controversie sull'inquadramento nosografico e sulla stadiazione del carcinoma microinvasivo della cervice alimentano ancora oggi un dibattito, sostenuto principalmente da due correnti di pensiero: una che privilegia il criterio morfovolumetrico e l'altra che pragmaticamente, intendendo superare uno degli obiettivi generali della stadiazione FIGO, affida ad essa un significato di orientamento terapeutico e propone criteri stadiativi che gli oppositori ritengono arbitrari e non soddisfacenti anche ai fini prognostici. Il punto nodale da cui si generano la maggior parte dei dissensi sulla prognosi è la correttezza delle procedure di prelievo bioptico e di processazione del materiale per l'esame istologico. Le regole generali di stadiazione della FIGO pongono a ragione il criterio limitativo che la stadiazione clinica non può essere modificata anche quando i successivi riscontri istologici o chirurgici abbiano dimostrato una estensione di malattia diversa; ma ciò vale per i carcinomi «clinici» per i quali il criterio diagnostico e stadiativo è ancora oggi prevalentemente clinico e con procedure codificate dalla stessa FIGO; ma laddove, come nell'IA, la diagnosi di stadiazione è esclusivamente microscopica, dovrebbero essere date indicazioni precise sulle procedure e la mancata osservanza delle stesse non dovrebbe poter consentire la stadiazione.